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Inflazione Italia resta in negativo, risalità sarà più lenta

ROMA/MILANO (Reuters) - Resta in territorio negativo l'inflazione italiana nel mese di marzo, un dato sempre riconducibile alla caduta dei prezzi energetici.

La debolezza della domanda interna e soprattutto del ciclo degli investimenti, oltre ai prezzi energetici, non permetterà all'inflazione di discostarsi da quota zero nei prossimi mesi.

Secondo i dati preliminari dell'Istat, l'indice nazionale dei prezzi al consumo è sceso in marzo dello 0,1% tendenziale, esattamente, come in febbraio, in linea con le attese degli economisti.

Su base congiunturale l'indice Cpi è salito dello 0,1%, anche in questo caso in linea con le stime, dopo il +0,4% di febbraio.

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"C'è da sottolineare l'aumento della componente trasporti, legato ad un rimbalzo dei prezzi delle benzine più ampio delle attese, mentre dal lato opposto un andamento di numerose componenti 'core' più debole di quello che ci aspettavamo" commenta l'economista di Unicredit Chiara Corsa.

CALA INFLAZIONE DI FONDO

L'inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, scende allo 0,4% dallo 0,6% di febbraio. Al netto dei soli beni energetici l'inflazione scende allo 0,5% dallo 0,7%.

Su base annua, i prezzi dei trasporti fanno registrare la flessione più ampia, -2,1%, sebbene meno ampia del -3,1% di febbraio; guardando ai dati mensili, la componente trasporti mostra l'incremento più forte, con un +1,3%.

L'inflazione acquisita per il 2015 è pari a -0,1%.

In una nota Intesa Sanpaolo conferma che il dato dello scorso gennaio (-0,6%) dovrebbe aver rappresentato il punto di minimo per l'inflazione italiana.

"Non vediamo nemmeno un significativo rimbalzo almeno sino agli ultimi mesi dell'anno (e nuove pressioni al ribasso sulla componente energia verranno dal calo delle tariffe su luce e gas da aprile)" si legge. "Nel nostro scenario l'inflazione è vista poco variata in un intorno dello zero per la maggior parte del 2015".

TAGLIO TARIFFE LUCE E GAS DA 1 APRILE

Dal primo aprile scatterà una riduzione delle tariffe di elettricità e gas rispettivamente dell'1,1% e del 4%.

Secondo Chiara Corsa, l'inflazione dovrebbe riportarsi a quota zero a giugno per poi vedere una risalita "molto molto graduale" nella seconda metà dell'anno, rimanendo comunque sotto l'1% almeno fino alla primavera-estate del 2016.

"A livello di domanda interna c'è un già qualche segnale di ripresa moderata, mentre per gli investimenti dovremo aspettare fino a fine 2015" afferma l'economista. "Per ora questo non consente una chiusura dell'output gap, per un impatto significativo sui prezzi se ne riparla nel 2016".

(Giulio Piovaccari)