Insulti e minacce, Liliana Segre avrà la scorta
I carabinieri del Comando provinciale di Milano da oggi garantiranno la scorta alla senatrice a vita Liliana Segre, deportata nel gennaio 1944 dal binario 21 della stazione Centrale di Milano al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau e sopravvissuta all’Olocausto. La misura di protezione, come riporta il Corriere della Sera, è stata disposta nel pomeriggio di mercoledì durante il Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico presieduto dal prefetto Renato Saccone.
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Insulti e minacce
La scorta assegnata alla senatrice prevede la presenza di due carabinieri in ogni suo spostamento e uscita pubblica e si è resa necessaria in seguito agli insulti e alle minacce aumentati negli ultimi tempi.
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Sui social network infatti, come ha ammesso la stessa Segre nelle scorse settimane, riceve almeno duecento messaggi al giorno incitanti all’odio razziale. La campagna di violenza era iniziata già dal 2018, quando era stato aperto un fascicolo in Procura sotto il coordinamento del pool antiterrorismo del magistrato Alberto Nobili.
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Lo striscione di Forza Nuova
L’assegnazione della scorta per Liliana Segre ha subito una rapida accelerazione in seguito a un episodio accaduto martedì scorso, quando Forza Nuova ha esposto uno striscione nel corso di un appuntamento pubblico a cui partecipava la senatrice a vita.
“Sala ordina, l’antifa agisce. Il popolo subisce”, recitava lo striscione di Forza Nuova. Il sindaco Sala aveva risposto così alla provocazione: “Stamattina di fronte al Municipio 6 ho trovato questo striscione, poco prima dell'evento che faremo con Liliana Segre. Solo una cosa non mi è chiara: secondo voi va nel generico o nell'umido?”.
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L’intervento sugli haters
La stessa Segre, nel corso di un intervento sugli haters allo Iulm aveva detto: “Sono persone per cui avere pena e che vanno curate. (...) Ogni minuto della nostra vita va goduto e sofferto. Bisogna studiare, vedere le cose belle che abbiamo intorno, combattere quelle brutte e non perdere tempo a scrivere a una 90enne per augurarle la morte. Tanto c’è già la natura che ci pensa”.
Le reazioni della politica
Il leader della Lega Matteo Salvini ha commentato così la vicenda: “Anche io ricevo minacce, ogni giorno. Le minacce contro la Segre, contro Salvini, contro chiunque sono gravissime”.
Il leader del Pd Nicola Zingaretti ha scritto su Facebook: “A pochi mesi dagli anni 20 di questo nuovo secolo, a una donna straordinaria come Liliana Segre viene assegnata una scorta: potrebbe essere vittima di attacchi razzisti. Di fatto in qualche modo si limita o si vincola la sua possibilità di vivere libera. Non laviamocene le mani. Dobbiamo difenderla tutte e tutti facendo scudo con la forza delle idee e l’impegno civile. Ogni giorno. Affinché gli anni 20 del 2000 siano anni di riscatto della dignità umana, di libertà e democrazia”.