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Intesa sale con possibile taglio degli Npl. La view dei broker

Tra i bancari di Piazza Affari quest'oggi si guarda in particolare ad Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) che mette a segno la migliore performance nel comparto di riferimento. Il titolo, dopo aver chiuso la sessione di ieri con un rally di oltre quattro punti e mezzo percentuali, guadagna ancora terreno, salendo per la terza seduta consecutiva.

Intesa Sanpaolo è arrivato a segnare un massimo intraday a 3,01 euro, al top da 12 mesi, e negli ultimi minuti viene scambiato a 2,996 euro, con un vantaggio dello 0,88% e oltre 60 milioni di azioni transitate sul mercato fino ad ora, rispetto alla media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 76 milioni di pezzi.

Trattative con Intrum su cessione piattaforma di servicing degli Npl

Intesa Sanpaolo guadagna terreno dopo che la banca ha confermato i rumors di mercato in base ai quali sta valutando la cessione della piattaforma di servicing degli Npl oltre a un portafoglio di sofferenze per 10 miliardi di euro.
La controparte con cui si sta studiando l'operazione è la società svedese Intrum Jiustitia che da parte sua ha confermato di avere trattative in corso con Intesa Sanpaolo, precisando che le discussioni sono in una fase iniziale.

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Il commento di Equita SIM

Secondo le indiscrezioni la piattaforma verrebbe valutata 500 milioni di euro, un prezzo che agli analisti di Equita SIM sembra vantaggioso per Intesa Sanpaolo, anche se non è noto il perimetro di operatività della piattaforma, la durata del contratto e il payback sui recuperi.

La SIM milanese ricorda che la strategia di Intesa Sanpaolo fino a oggi è stata concentrata sull'internalizzazione dei processi di gestione di crediti non performanti con un limitato ricorso alle vendite, nell'ambito di un piano che prevede la riduzione dell'Npe ratio da circa il 13% al 10,5% al 2019. C'è da ricordare che durante la conference call per la presentazione dei conti del terzo trimestre del 2017, l'Ad di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, aveva lasciato intendere che questo obiettivo avrebbe potuto essere battuto.

Secondo gli analisti la vendita anche di una quota dell'attività di servicing rappresenterebbe quindi una novità nell'ambito della strategia di riduzione del rischio della banca, che sarà presentata con il nuovo piano industriale in arrivo a breve.
In attesa di novità gli esperti di Equita SIM non cambiano idea su Intesa Sanpaolo, mantenendo una view cauta con una raccomandazione "hold" e un prezzo obiettivo a 3 euro.

La view di Bca Akros e di Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie)

Non si sbilanciano neanche i colleghi di Banca Akros che sul titolo hanno un rating "neutral", con un target price a 3 euro. Con riferimento al possibile accordo tra Intesa Sanpaolo e Intrum, gli analisti affermano che una partnership strategica con il più grande servicer di Npl in Europa rafforzerebbe ulteriormente la capacità di ripresa della banca italiana.

Ad accogliere con favore la notizia relativa alla possibile vendita combinata della piattaforma di servicing degli Npl e di un portafoglio di sofferenze è Mediobanca Securites. Secondo gli analisti questo dimostra che Intesa Sanpaolo potrebbe adottare un approccio più opportunistico sulla gestione dei crediti non performanti, con un mix di internazionalizzazione dei processi di gestione degli Npl e vendite per accelerare la riduzione del ratio Npe.
Anche Mediobanca perà resta abbottonata su Intesa Sanpaolo, con un giudizio "neutral" e un fair value a 3 euro.

Credit Suisse (IOB: 0QP5.IL - notizie) : Intesa è la prima scelta tra le banche italiane

Ben diverso il giudizio espresso oggi da Credit Suisse che copre il titolo con una raccomandazione "outperform" e un prezzo obiettivo a 3,2 euro. Gli analisti segnalano che Intesa Sanpaolo resta la prima scelta tra i bancari italiani, in attesa del piano industriale in arrivo il mese prossimo.

La banca elvetica spiega che la potenziale cessione di 10 milioni di euro di crediti non performanti potrebbe aiutare Intesa Sanpaolo a raggiungere un Npe lordo dell'11,4%, raggiungendo così in anticipo l'obiettivo previsto per il 2019.

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