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Intesa Sanpaolo: analisti ottimisti dopo la cessione di Setefi

Dopo aver cercato di resistere durante la mattinata, alla fine anche Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) ha ceduto sotto il peso delle vendite, pur mostrando una flessione più contenuta rispetto a quella degli altri protagonisti del settore bancario. Il titolo, dopo aver chiuso la sessione di venerdì scorso con un ribasso di quasi tre punti percentuali, quest'oggi ha provato a risalire la china, ma il progressivo peggioramento del Ftse Mib lo ha costretto a capitolare. Negli ultimi minuti Intesa Sanpaolo viene scambiato a 2,376 euro, con un ribasso dell'1,82% e oltre 104 milioni di azioni passate di mano fino ad ora, rispetto alla media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 138 milioni di pezzi.

Ceduto l'intero capitale di Setefi e Intesa Sanpaolo Card

Intesa Sanpaolo ha reso noto di aver ceduto ad Advent, Brain e Clessidra, l'attività di processing dei pagamenti, vendendo l'intero capitale sociale delle controllate Setefi e Intesa Sanpaolo Card.
La cessione è avvenuta al prezzo di 1,035 miliardi di euro, pagati in contanti, e ha permesso ad Intesa Sanpaolo di realizzare una plusvalenza di 895 milioni di euro.

I commenti delle banche d'affari

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Con quest'ultima secondo gli analisti di Equita SIM viene compensato il potenziale effetto negativo sul capitale di Atlante e di conseguenza acquisisce piena visibilità la guidance di 3 miliardo di euro di dividendi.
Non cambia la strategia suggerita dalla SIM milanese che su Intesa Sanpaolo mantiene invariato il rating "hold", con un prezzo obiettivo a 3,2 euro.

Positivi i giudizi delle altre banche d'affari a partire da Fidentiis che oggi ha ribadito la raccomandazione "buy" sul titolo. Gli analisti richiamano l'attenzione sulla plusvalenza di quasi 900 milioni di euro per Intesa Sanpaolo, corrispondenti a 31 punti base di Common Equity Tier 1 ratio che la banca potrà usare per compensare la parte di Cet1 colpita da Atlante.

A scommettere su Intesa Sanpaolo è anche Icbpi che caldeggia l'acquisto del titolo, con un target price a 3,6 euro. Con riferimento alla cessione di Setefi e di Intesa Sanpaolo Card, gli analisti affermano che l'operazione rende pressocchè sicura la politica di dividendo più volte ribadita dal management che prevede la distribuzione di 3 miliardi di euro, pari a 0,18 euro per ogni azione ordinarie, a valere sull'esercizio corrente.

Bullish anche la strategia di Banca Akros che invita ad accumulare Intesa Sanpaolo in portafoglio, con un fair value a 3,2 euro. Una conferma che giunge dopo la cessione annunciata dalla banca, operazione che secondo gli analisti permette al gruppo di compensare l'impatto negativo sul capitale del suo investimento nel fondo Atlante, tramite la cessione di un asset non core.

Infine, si esprimono positivamente anche gli analisti di Citigroup (NYSE: C - notizie) i quali hanno calcolato che l'operazione avrà un impatto positivo sul capitale di Intesa Sanpaolo di circa 30 punti base e ricadute contenute sugli utili.
Per la banca americana la dismissione dovrebbe rassicurare il mercato sulla capacità di Intesa Sanpaolo di pagare dividendi per 3 miliardi di euro nel 2016 e per 4 miliardi nel 2017.

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