Intesa Sanpaolo supera target minimo netto 2020 con risultati trim3
MILANO (Reuters) - Intesa Sanpaolo supera con i conti del terzo trimestre l'obiettivo minimo di utile netto per l'intero 2020 e conferma una elevata patrimonializzazione con un Cet1 pro forma a regime al 15,2%.
Nei primi nove mesi l'utile netto contabile è stato di 6,376 miliardi di euro. Escludendo i due mesi di apporto di Ubi Banca, acquisita in estate, e il goodwill negativo originato dall'operazione da allocare nel quarto trimestre, l'utile netto è di 3,073 miliardi, dice una nota.
Il solo terzo trimestre vede un utile netto di 507 milioni, senza apporto di Ubi e goodwill negativo conseguente, superiore alle attese degli analisti di 466 milioni, ma in calo da oltre 1 miliardo di un anno prima.
Nel trimestre si registra un miglioramento a livello di operativo degli interessi netti (a 1,82 miliardi con una crescita del 3,9% sul secondo trimestre e del 4,4% annuo) mentre le commissioni rimbalzano del 6,7% su trimestre a 1,86 miliardi, ma sono in calo del 5,3% su anno.
Il totale dei ricavi scende dell'1,3% a 4,083 miliardi rispetto al secondo trimestre e del 9,5% su base annua, anche per il calo del risultato del trading.
In calo i costi operativi nel trimestre a 2,2 miliardi (-1,5% su trimestre e -5,3% su anno).
Per ciò che riguarda gli obiettivi, Intesa conferma la generosa politica dei dividendi con payout del 75% e del 70% rispettivamente per quest'anno e il prossimo e l'intenzione di chiedere alla Bce l'ok alla distribuzione cash delle riserve sugli utili 2019 l'anno prossimo.
Per il 2020 la banca vede un utile netto non inferiore a 3 miliardi, senza considerare Ubi, e non inferiore a 3,5 miliardi nel 2021. Dal 2022 previsto un utile netto non inferiore a 5 miliardi per il gruppo risultante dall'acquisizione di Ubi.
Confermato il target di un cet1 pro forma a regime non sotto il 13% nel 2021 anche con Ubi e la potenziale distribuzione cash di riserve.
(Gianluca Semeraro, in redazione a Milano Sabina Suzzi)