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Intesa vola dopo deal venete, trascina al rialzo altri bancari

** Intesa Sanpaolo corre in borsa e trascina al rialzo tutti i bancari dopo che nel weekend è stato approvato il decreto legge che ha avviato la liquidazione ordinata di Popolare Vicenza e Veneto Banca consentendo l'acquisto degli asset sani da parte della banca guidata da Carlo Messina.

** Gli analisti concordano sul fatto che la soluzione trovata sia la migliore possibile per tutto il sistema bancario italiano. "L'alternativa a questa operazione avrebbe avuto un impatto su tutte le banche italiane: la liquidazione di Pop Vicenza e Veneto Banca con il sostegno del fondo di tutela dei depositi sarebbe costata complessivamente 12,5 miliardi per coprire i depositi fino a 100 mila euro. Solo per Intesa l'onere sarebbe stato di 2,5 miliardi", secondo quanto scrive Carlo Tommaselli di Credit Suisse nel daily di oggi.

** Luigi Tramontana di Banca Akros evidenzia come Intesa aumenti attività e passività "di circa il 10% senza esposizioni a rischi da contenziosi e con un impatto neutro sul capitale o di circa 0,2 euro per azione" che quindi si aggiungono al target price del broker italiano che passa a 3 euro da 2,8 con giudizio 'accumulate' confermato.

** Un analista di un broker italiano sottolinea poi come l'operazione possa consentire a Intesa di incrementare i ratio patrimoniali grazie, tra le altre cose, all'utilizzo delle imposte differite attive (Dta) delle due banche acquisite.

** Alle 10,30 Intesa guadagna il 3,29% a 2,702 euro con volumi nella norma. Lo stoxx italiano dei bancari guadagna il 2,77%, mentre quello europeo l'1,07%. Rialzi consistenti anche per UniCredit (+2,60%), Ubi Banca (+3,35%), Bper Banca (+2,86%) e Banco Bpm (+2,45%) nel FTSE Mib.