Investire in obbligazioni indicizzate: protezione contro l’inflazione
Il tema dell’inflazione tiene ancora banco e continuerà a farlo, quindi per l’investitore non resta altro da fare se non trovare soluzioni per proteggere il valore delle sue finanze. Investire in obbligazioni indicizzate per proteggersi dall’inflazione presente e futura può essere una valida soluzione, ma bisogna conoscerne i rischi.
Più in generale, il gruppo di esperti di Global Credit di BlackRock, che di recente ha pubblicato il Global Credit Outlook 2021, crede che la selettività sia una delle chiavi per il successo. Inoltre sarà molto importante accettare la complessità della situazione e muoversi in essa, privilegiando un approccio espansivo a livello globale e in particolare verso l’Asia.
Vediamo, quindi, come ciò è possibile investendo nel mercato dei titoli obbligazionari indicizzati all’inflazione.
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Investire in obbligazioni indicizzate: perché
Partiamo dalle obbligazioni tradizionali e in particolare dai titoli di Stato, questi negli ultimi anni hanno presentato una situazione di bassi rendimenti a livello globale e con un aumento sostenuto dell’inflazione, come sta accadendo negli ultimi tempi, i rendimenti garantiti dagli interessi sono stati azzerati.
Ecco perché le obbligazioni indicizzate all’inflazione, in una fase in cui essa è vista in aumento, possono essere una buona soluzione per proteggere la liquidità dall’aumento robusto del costo della vita.
Come funzionano le obbligazioni protette dall’inflazione
Come sappiamo una obbligazione tradizionale è emessa al valore nominale e rimborsata a scadenza, con un valore della cedola che resta fisso nel tempo.
Il valore finale delle obbligazioni indicizzate all’inflazione, invece, è determinato dal valore nominale con l’aggiunta dell’inflazione cumulativa. Il calcolo di quest’ultima è affidato ad un indice ufficiale dei prezzi al consumo, stabilito in fase di sottoscrizione dell’obbligazione.
Tuttavia, i bond indicizzati all’inflazione presentano un’altra variabile dettata dai mercati finanziari. Il rendimento per questa classe di obbligazioni è infatti teorico, significa che il rendimento effettivo è variabile a seconda del prezzo di mercato, e quando questo sale scende il rendimento o viceversa.
Leggi anche: Cos’è l’inflazione, l’impatto sull’economia e come difendersi.
Attenzione alla repressione finanziaria
La repressione finanziaria è una soluzione di politica monetaria applicata dai governi quando il debito pubblico è eccessivamente elevato a seguito di eccezionali eventi come una guerra o una pandemia.
Per abbattere il debito si usa una politica di tassi di interesse reali tenuti a lungo in negativo per azzerare gli interessi da pagare sul debito pubblico.
Questa soluzione probabilmente è già adottata e verrà meglio sostenuta nel corso dei prossimi anni da molte economie avanzate per ridurre il loro debito pubblico, cresciuto in maniera eccessiva per fare fronte ai costi della pandemia.
Un motivo in più per investire in titoli obbligazionari indicizzati all’inflazione che, come dimostra la scelta del Federal Reserve System statunitense di tollerare una inflazione più alta, potrebbero essere favoriti da rendimenti elevati nei prossimi anni.
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