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Fra investitori e mercato c'è un corto circuito

Il Buy Sequential setup di DeMark di martedì sera favorisce una vivace reazione da parte di Piazza Affari, contenuta in extremis solo dallo short stop giornaliero. Oggettivamente il rimbalzo degli ultimi giorni è sorprendente, perché matura in una settimana, come quella successiva alle scadenze tecniche trimestrali di settembre, storicamente dall'intonazione tipicamente negativa. E sappiamo bene come un mercato che non scende quando dovrebbe, è solitamente mercato più forte di quanto comunemente ritenuto.

Significativo, a tal riguardo, il sondaggio settimanale di AAII, che rivela una proporzione insolitamente crescente di Orsi, adesso al 38.2% del totale. Questo evidentemente, a fronte di un Nasdaq (NasdaqGS: NDAQ - notizie) che ancora una volta migliora i massimi storici, e di uno S&P500 ad un soffio dal picco assoluto. Questa negatività può essere comprensibile sulla base del contesto esogeno - incertezze elettorali, di politica monetaria e fattore geopolitico - ma non può essere giustificata: una proporzione di ribassisti così marcata nel passato è stata registrata in prossimità dei minimi, non praticamente sui massimi. Fra investitori e mercato c'è un corto circuito.

Non a caso, nelle ultime due sedute le società in rialzo sul NYSE sono state più dell'80% del totale: un setup sperimentato davvero in un numero limitato di occasioni sul tabellone principale della borsa americana. È interessante, in ottica strategica, notare il comportamento del mercato in seguito a questo setup.

Nota. Il presente commento è un estratto sintetico del Rapporto Giornaliero, pubblicato tutti i giorni entro le 8.20 da AGE Italia; pertanto eventuali riferimenti a studi tecnici vanno intesi riferiti ai grafici ivi riportati.

Autore: Gaetano Evangelista Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online