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Iss: "L'epidemia in Italia continua ad essere grave"

REUTERS/Flavio Lo Scalzo
REUTERS/Flavio Lo Scalzo

"Continua il segnale di controtendenza nell'indice di trasmissione segnalato nelle due precedenti settimane nell'intero Paese. Questo si realizza in un contesto europeo caratterizzato da un nuovo aumento nel numero di casi in molti paesi Europei e la comparsa di varianti virali segnalate con una potenziale maggiore trasmissione. L'epidemia in Italia si mantiene grave ancora a causa di un impatto elevato sui servizi assistenziali".

È quanto si legge nella bozza del report di monitoraggio di ministero della Salute e Istituto superiore di sanità (Iss) in riferimento al periodo 21-27 dicembre.

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“Necessità di mantenere il rigore”

"Complessivamente - fa sapere l’Iss - l'incidenza in Italia rimane ancora molto elevata e l'impatto dell'epidemia è ancora sostenuto nella maggior parte del Paese. Il valore è ancora lontano da livelli (50 casi per 100.000 in sette giorni) che permetterebbero il completo ripristino sull'intero territorio nazionale dell'identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti".

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I dati attuali dell’andamento dell’epidemia, si legge nel documento, "confermano la necessità di mantenere nel tempo la linea di rigore delle misure di mitigazione adottate nel periodo delle festività natalizie".

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Le Regioni più a rischio

L’Iss precisa inoltre che, in questo momento, sono tre le Regioni con un indice Rt puntuale maggiore di 1 (con una situazione compatibile quindi con uno scenario di tipo 2): si tratta di Veneto, Liguria e Calabria. Altre tre (Basilicata, Lombardia e Puglia) lo superano nel valore medio. Infine, altre tre lo sfiorano (sono Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Marche).

Per quanto riguarda il periodo 8-21 dicembre 2020, sottolinea infine l’Iss, l'indice di trasmissibilità Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,93 (range 0,89 - 1,02), in lieve aumento nelle ultime tre settimane.

I pericoli derivanti da mobilità e contatti

"Le aumentate mobilità e interazione interpersonale tipiche della socialità di questa stagione potrebbero determinare un aumento rilevante della trasmissione di Sars-CoV-2", si legge ancora nel documento.

"Questo comporterebbe un conseguente rapido aumento dei casi a livelli potenzialmente superiori rispetto a quanto osservato a novembre in un contesto in cui l'impatto dell'epidemia sugli operatori sanitari, sui servizi e sulla popolazione è ancora significativamente elevato".

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