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Istat, Pil trim3 decelera a +0,5% ma va ben oltre attese

Bandiera italiana a Palazzo Chigi, a Roma

ROMA (Reuters) - Nel terzo trimestre di quest'anno il prodotto interno lordo italiano registra a sorpresa una crescita congiunturale dello 0,5%, decelerando rispetto ai tre mesi precedenti, ma mettendo a segno una performance che va ben oltre le attese che la prospettavano piatta.

Secondo la lettura preliminare resa nota oggi da Istat, nel periodo luglio-settembre il Pil ha segnato contestualmente un +2,6% a perimetro annuo, a fronte di un consensus che lo vedeva pari +2,0%.

"La fase espansiva del Pil prosegue pertanto per il settimo trimestre consecutivo", commenta Istat nella nota che accompagna i numeri, rimarcando la natura provvisoria della stima, che riflette dal lato della produzione un calo dell'agricoltura e dell'industria e un aumento marcato dei servizi.

Quanto alla domanda, aggiunge, si rileva un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto negativo della componente estera netta, a seguito di una crescita delle importazioni maggiore rispetto alle esportazioni.

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Dopo una performance positiva nei primi sei mesi del 2022, diversi previsori, tra cui il Tesoro, ipotizzavano una netta frenata nel terzo trimestre, tra i timori legati ad un'inflazione a due cifre, sostenuta dallo shock energetico, cui il neo-governo Meloni dovrà cercare di dare risposte.

"Dall'economia italiana arriva una nuova sorpresa al rialzo" commenta una nota dell'ufficio studi UniCredit a cura di Loredana Federico.

"La nostra stima di un rallentamento congiunturale di 0,5% negli ultimi tre mesi dell'anno implica una media annua di 3,7%, rispetto alla precedente stima di 3,3% e dopo il 6,7% dell'anno scorso" spiega l'economista.

In occasione della giornata mondiale del risparmio Ignazio Visco chiede intanto al nuovo esecutivo prudenza nella gestione dei conti pubblici, in modo da evitare un aumento dei tassi di interesse sull'enorme mole del debito.

SOLLIEVO PER PALAZZO CHIGI

La resilienza dell'economia mostrata dai numeri odierni - con il Prodotto interno che ha superato le previsioni in tutti e i trimestri quest'anno - allenta le pressioni sull'esecutivo, che si appresta venerdi' a proporre il nuovo quadro macro nella rivisitazione della Nadef.

Roma ha un target per il Pil al 3,3% quest'anno e a +0,6% il prossimo. Dopo l'inaspettato dato odierno, e' probabile che l'obiettivo venga superato.

La crescita acquisita per il 2022 - ossia quella che si ottiene assumendo un dato congiunturale invariato negli ultimi tre mesi dell'anno - ha fatto sapere oggi Istat, e' pari al 3,9%.

Anche guardando ai Paesi euro, l'economia nel terzo trimestre si segnala piu' robusta in Italia che altrove.

In dati diffusi ieri, la Germania ha registrato un Pil a +0,3% congiunturale, la Francia e la Spagna un +0,2%.

Questa mattina da Eurostat, la statistica cumulativa per l'Eurozona si e' attestata ugualmente a +0,2%, in linea con quanto ipotizzato dagli analisti, a fronte di un'inflazione in ulteriore surriscaldamento e oltre le attese pari al 10,7% annuo.

La situazione resta comunque particolarmente delicata anche in Italia, guardando al prossimo anno, tra le incertezze legate al percorso delle pressioni inflative e al rincaro dell'energia dovuto alla guerra in Ucraina che sta deprimendo gli indici di fiducia di imprese e famiglie.

Da segnalare che Istat ha ritoccato stamani il dato tendenziale per il secondo trimestre al +4,9% (da +5,0%), mentre ha confermato il congiunturale a +1,1%.

L'Istituto ha ricordato, inoltre, che il terzo trimestre ha avuto tre giornate lavorative in più rispetto a quello precedente e una giornata lavorativa in meno rispetto al terzo trimestre del 2021.

Seguono i dati:

T3 2022 T2 2022 T1 2022

trim/trim (%) +0,5 +1,1 +0,1

a/a (%) +2,6 +4,9r +6,4r

(Valentina Consiglio, editing Stefano Bernabei)