Yahoo Finanza Istat rivede al ribasso Pil trim2 a -12,8% su trim, calo peggiore da 1995
ROMA (Reuters) - Istat ha rivisto al ribasso il dato del Pil nel secondo trimestre 2020, segnato pesantemente dalle misure di lockdown per contenere l'epidemia di coronavirus.
A livello congiunturale, il Pil nel periodo aprile-giugno si attesta nella lettura finale fornita stamani da Istat a -12,8%, rispetto al -12,4% dei dati preliminari diffusi il 31 luglio.
Si tratta della flessione più ampia mai registrata dal 1995, anno di avvio della serie storica, sottolinea l'istituto di statistica.
La flessione peggiora anche a perimetro annuo, a -17,7% rispetto al -17,3% del preliminare.
Gli analisti sentiti da Reuters a fine luglio avevano pronosticato tuttavia cali ancora più consistenti: -15,0% su trimestre e -18,7% su anno.
Rivisti in lieve ribasso anche i dati relativi al primo trimestre: -5,5% congiuntuale e -5,6% tendenziale, contro rispettivamente -5,4% e -5,5% stimati in precedenza.
La variazione acquisita per il 2020 è rivista a -14,7% da -14,3%.
"La stima completa dei conti economici trimestrali conferma la portata eccezionale della diminuzione del Pil nel secondo trimestre per gli effetti economici dell'emergenza sanitaria e delle misure di contenimento adottate", con flessioni "mai registrate dal 1995", commenta Istat.
"A trascinare la caduta del Pil è stata soprattutto la domanda interna, con un apporto particolarmente negativo dei consumi privati e contributi negativi rilevanti di investimenti e variazione delle scorte. Anche la domanda estera ha fornito un apporto negativo, per la riduzione delle esportazioni più decisa di quella delle importazioni".
Il governo a fine aprile ha previsto una flessione dell'8% del Pil quest'anno, contro il +0,6% stimato lo scorso settembre. Ma a giugno il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri ha paventato la possibilità di una revisione al ribasso della stima.
(Antonella Cinelli, in redazione a Roma Stefano Bernabei)
