Istituto Espresso Italiano: manca forza lavoro in settore vendite
Roma, 25 gen. (askanews) - Il mondo del caffè ha bisogno di forza lavoro, ma la forza lavoro qualificata non si trova. E' quanto emerge da una indagine che l'Istituto Espresso Italiano (IEI), realtà che raccoglie alcune tra le più importanti aziende italiane della filiera dell'espresso, ha condotto su un campione di soci. In particolare, mancherebbero figure professionali per incrementare le vendite in Italia e all'estero.
Un problema presente già prima del Covid-19, ma che con la pandemia si è acuito. "Un problema annoso è il collegamento scuola-lavoro, cioè un percorso di studi che avvicini e sia propedeutico all'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro con una preparazione che dovrebbe coinvolgere gli istituti professionali così come le università - spiega Luigi Morello, presidente dell'Istituto Espresso Italiano (IEI) - il mondo dell'educazione e della formazione dovrebbe avere un filo diretto con tutti i settori e preparare gli studenti anche in funzione delle necessità di un mondo in veloce cambiamento, così come anche le aziende potrebbero essere più proattive in questo offrendo opportunità alle scuole/università per far conoscere e far partecipare i giovani attraverso attività e o progetti".
In sintesi, dall'indagine emerge che il settore sta cercando soprattutto risorse umane per potenziare il mercato nazionale, ma anche con un occhio di sviluppo verso l'export, legate quindi al mondo delle vendite. I principali canali di ricerca di questi soggetti sono quello legato alle scuole e università e quello dei network professionali. Tuttavia, dall'indagine sul campione emerge una maggiore difficoltà da parte delle aziende ad individuare risorse all'altezza degli incarichi, almeno rispetto a dieci anni fa.