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Italcementi, AD: fusione con Ciments non ancora impostata ma quasi inutile

MILANO (Reuters) - Italcementi e Ciments Francais sono due realtà già molto integrate e dopo l'acquisizione del 100% della subholding francese si potrà procedere ad ulteriori sinergie pensando anche ad una fusione ma senza un grosso impatto in termini di costi.

Lo ha detto l'AD di Italcementi, Carlo Pesenti, nell'ambito della presentazione dei conti e dell'operazione di riassetto del gruppo che prevede un'Opa sulle minorities di Ciments Francais, attualmente controllata all'83,16% del capitale e al 91,12% dei diritti di voto, ad un prezzo di 78 euro (cum dividendd) per azione e finalizzata al delistig delle società dalla borsa di Parigi.

"Il passaggio successivo sarà in funzione di un'ulteriore ottimizzazione. Bisognerà sicuramente pensare a una fusione, ma a quel punto diventa quasi inutile", dice Pesenti.

L'obiettivo, spiega l'AD, è quello di "trovare tutte quelle opportunità che permettono integrazioni, sinergie, processi, governance, ma è tutto da studiare, diventa un fatto tecnico, e non l'abbiamo ancora studiata", dice.

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Le sinergie attese dell'operazione sono limitate a 4-5 milioni di euro, in quanto la maggior parte sono state già effettuate in termini di semplificazione e razionalizzazione delle strutture. "Rimane qualcosa ma non di grande impatto", soprattutto in termini di governance, ha spiegato Pesenti sottolineando che "il gruppo è unico, è già tutto molto integrato".

L'Opa sarà finanziata da un aumento di capitale da 450 milioni di euro e sarà preceduta anche da un'operazione di conversione obbligatoria delle azioni risparmio in ordinarie per rapporto di conversione pari a 0,65 azioni ord per ciascuna risp.

L'operazione di conversione è sottoposta alla condizione che l'eventuale adesione al diritto di recesso comporti un esborso per Italcementi non oltre i 30 milioni di euro.

Al termine delle operazioni la holding Italmobiliare manterrà saldo il controllo di Italcementi con una quota del 45% del capitale votante dal 61,7% attualmente detenuto.

A Piazza Affari il titolo Italcementi chiude la seduta in calo dell'1,17% a 8,435 euro, mentre le risparmio balzano del 12,58% a 5,37 euro. La notizia dell'Opa infiamma le azioni di Ciments Francais alla borsa di Parigi, in rialzo del 12,18% a 77,75 euro.

ANCORA PRESTO PER VALUTARE EVENTUALE INGRESSSO PARTNER

Pesenti è fiducioso sul successo dell'operazione, finanziariamente neutra ma che semplifica l'attuale struttura societaria e di capitale avvicinando le 'cash generating unit' alla holding. Per l'AD è gradita dal mercato, come dimostrato dall'allineamento dei corsi ai valori proposti, e lo sarà anche dalle agenzie di rating.

E' ancora prematuro valutare invece eventuali nuove strutture dell'azionario con l'ingresso di nuovi partner industriali o un ulteriore discesa della famiglia Pesenti nel capitale.

"E' tutto da valutare, poi ci pensiamo. E' un'opportunità perché costruiamo le condizioni per farlo, ma oggi il gruppo Italcementi su base stand alone e con l'azionista Italmobiliare ha ancora grandi opportunità per creare valore".

Dal punto di vista del business industriale "siamo pronti a cogliere la ripresa. Abbiamo delle leve operative straordinarie, basta un segnale positivo dal mercato e ripartono i margini", dice.

Riguardo alle prospettive sui risultati, il direttore finanziario Giovanni Maggiora ha spiegato che Italcementi punta a raggiungere il break even in Italia nel 2014, grazie anche ai risultati delle azioni di razionalizzazione e efficientamento effettuate.

Per quanto riguarda l'estero Pesenti ha spiegato che il gruppo prosege la crescita, "quasi organica" attraverso piccole acquisizioni di 'greenfield' (terreni per costruzioni ex novo) o di terminali esistenti. Le aree geografiche di maggiore interesse sono quelle dell'Africa subsahariana, Medio Oriente , India, Myanmar.