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Italia, Dbrs conferma rating sovrano A(low), trend stabile

MILANO (Reuters) - Dbrs ha confermato il rating sovrano sull'Italia al livello A(low), mantenendo inoltre un trend, ovvero un outlook, stabile sulla valutazione.

Lo ha comunicato l'agenzia di rating in una nota, in cui si spiega che la decisione riflette "la posizione di bilancio relativamente forte" del paese, insieme ai "progressi del governo nella realizzazione di riforme istituzionali e strutturali".

Dbrs sottolinea il "forte impegno" al consolidamento fiscale da parte del governo, come emerge anche dal secondo più alto surplus primario all'interno della zona euro.

"La nostra visione è costruttiva, riconosciamo lo sforzo notevole del governo, ad ampio raggio, sul fronte economico e delle riforme, anche alla luce dei risultati ottenuti" commenta a Reuters l'analsta responsabile per l'Italia di Dbrs Giacomo Barisone, sottolineando che dopo il forte consolidamento fiscale operato dai governi Monti e Letta, l'esecutivo guidato da Matteo Renzi sta ora puntando ad un processo più "graduale" nel tempo.

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PIANO TAGLIO POSITIVO, FONDAMENTALE RIDUZIONE SPESA

L'agenzia esprime un giudizio positivo sul piano di taglio delle tasse da 28 miliardi di euro entro il 2018 che il governo intende coprire con la riduzione della spesa, il miglioramento dell'outlook economico e la richiesta di maggiore flessibilità alla Commissione Ue.

Dbrs si aspetta che le misure proposte avranno un "impatto positivo" sulla fiducia di famiglie e imprese; tuttavia, osserva, "l'impatto sull'economia dipenderà da una chiara identificazione della copertura dei tagli strutturali delle tasse attraverso una dettagliata riduzione della spesa" si legge nella nota.

FOCUS RESTA SU RIFORME STRUTTURALI

Secondo l'agenzia il consolidamento fiscale del paese dovrebbe trovare un qualche sostegno nel miglioramento dell'outlook di crescita e dall'attuale situazione di tassi basso sul mercato obbligazionario.

Nondimeno Dbrs ritiene che il successo dell'azione del governo dalla sua capacità di "centrare gli obiettivi della propria agenda di riforme strutturali".

"È qui che si gioca tutto" conclude Barisone.

Dbrs prevede una crescita del Pil italiano dello 0,8% quest'anno e dell'1,4% il prossimo.

Attualmente tutte quattro le agenzie di rating seguite dalla Bce (oltre a Dbrs, S&P, Moody's e Fitch) hanno una valutazione 'investment grade' sull'Italia, con outlook stabile.

Il prossimo pronunciamento sul rating sovrano del paese sarà quello di Moody's in calendario il 9 ottobre, seguito da Fitch il 23 ottobre e da S&P il 13 novembre. Dbrs tornerà invece ad esprimersi nel 2016, in base al nuovo calendario che verrà comunicato a fine anno.

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