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Italia, Eurostat: deficit 2013 confermato a 3% Pil, debito a 132,6%

Clienti all'interno di un centro commerciale. REUTERS/Ints Kalnins

BRUXELLES (Reuters) - Recepiscono perfettamente le indicazioni Istat i numeri Eurostat su deficit e debito pubblico italiano 2013, pari rispettivamente a 3 e 132,6 punti percentuali di prodotto interno lordo.

La statistica italiana va confrontata con la media della zona euro, sempre relativa all'anno scorso ed espressa in percentuale rispetto al Pil, pari rispettivamente a 3% per l'indebitamento netto e 92,6% - massimo dal 1990 - per il debito.

Il comunicato Eurostat mette in evidenza come in termini di debito l'Italia risulti seconda soltanto al 175,1% della Grecia, seguita da vicino dal 129,0% del Portogallo e dal 123,7% dell'Irlanda. Svetta invece nella classifica dei virtuosi il 10% dell'Estonia seguita dal 23,1% del Lussemburgo.

Quanto al disavanzo, se il 3% dell'Italia è perfettamente in linea alla media va ricordato che lo scorso anno si è chiuso con un surplus di 0,1% per il Lussemburgo, un 'close to balance' per la Germania e un passivo di 0,2% per l'Estonia.

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Tra i meno disciplinati va segnalato intanto il 14,7% della Slovenia, il 12,7% della Grecia, il 7,2% dell'Irlanda e il 7,1% della Spagna.

Nel Documento di economia e finanza (Def) il governo si impegna ad azzerare nel 2016 il deficit strutturale, calcolato al netto del ciclo e delle una tantum.

Nel 2014 il saldo è indicato a -0,6% del Pil, oltre il mezzo punto che delimita il pareggio di bilancio.

((Redazione Milano, reutersitaly@thomsonreuters.com, +39 02 66129854, Reuters messaging:

alessia.pe.thomsonreuters.com@reuters.net))