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Italia, Fmi: bad bank sarebbe positiva per problema sofferenze

MILANO (Reuters) - Come a livello globale e a perimetro di zona euro - su cui il Fondo monetario internazionale ha una stima intorno ai 900 miliardi di euro - le sofferenze bancarie sono un problema di prima rilevanza nel caso della stabilità finanziaria.

Lo stesso vale naturalmente nel caso dei 'non performing loans' che appesantiscono i bilanci degli istituti italiani - per cui Washinghton ipotizza un ordine di grandezza intorno ai 200 miliardi - e la soluzione della bad bank potrebbe essere un positivo passo in avanti.

Lo dice alla stampa José Vinals, direttore Fmi del dipartimento dei mercati monetario e dei capitali.

"Occorre individuare il miglior modo di procedere nei confronti delle sofferenze, che per le banche non generano alcun profitto ma semmai originano rischio e la loro gestione è costosa" spiega in risposta alla domanda formulata da una giornalista italiana.

"E' necessario sollevare i bilanci bancari dal peso dei non performing loans: occorrono un'adeguata pressione da parte delle autorità di viglianza e una riduzione dei tempi per la concreta escussione delle garanzie. Non va nemmeno esclusa l'eventualità di ricorrere allo strumento della bad bank. Nel caso italiano si potrebbero prefigurare alcune difficoltà sul piano normativo - i materia di competizione - ma l'esempio della Spagna si è rivelato positivo" conclude Vinals.