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Italia, inflazione ancora su massimi da 1984 a novembre, oltre attese

Bandiera italiana a Palazzo Chigi, a Roma

MILANO (Reuters) - L'inflazione italiana non mostra segni di raffreddamento in novembre continuando a restare sui livelli del mese precedente a perimetro tendenziale, ovvero ancora sui massimi dal marzo del 1984.

Nel mese in esame, il Nic ha evidenziato rialzi dello 0,5% su mese e dell'11,8% su anno, oltre le attese in quest'ultimo caso per +11,3%.

Ad ottobre aveva segnato un incremento congiunturale del 3,4% a fronte di un dato tendenziale all'11,8%.

"I prezzi di alcune componenti, che ne avevano sostenuto l'ascesa, tra cui gli energetici non regolamentati e in misura minore gli alimentari non lavorati, rallentano su base annua, mentre quelli di altre componenti continuano ad accelerare, tra cui gli energetici regolamentati e in misura minore gli alimentari lavorati", commenta Istat.

Secondo l'Istituto di statistica, se nei prossimi mesi continuasse la discesa in corso dei prezzi all'ingrosso del gas e di altre materie prime, "il fuoco dell'inflazione, che ha caratterizzato sin qui l'anno in corso, potrebbe iniziare a ritirarsi".

L'inflazione 'di fondo', al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera a 5,7% da 5,3%, e quella al netto dei soli beni energetici a 6,1% da 5,9%.

Il cosiddetto carrello della spesa - costituito da beni alimentari, per la cura della casa e della persona - registra una accelerazione su base tendenziale a +12,8% da +12,6%.

Decelerano al contrario i prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto passando a 8,8% da 8,9%.

L'inflazione acquisita per il 2022 è pari a +8,1% per l'indice generale e a +3,7% per la componente di fondo.

Venendo all'armonizzato Ipca, a novembre l'indice sale dello 0,6% su mese e del 12,5% a perimetro annuo - dopo il +3,8% e il +12,6% registrati il mese prima - attestandosi sopra al consensus degli economisti che convergeva rispettivamente su +0,2% e +12,0%.

(Sara Rossi, editing Stefano Bernabei)