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Italia, inflazione maggio sale ancora su anno, a massimo da novembre 2018 -Istat

Una bandiera italiana nei pressi di Palazzo Chigi

ROMA (Reuters) - A maggio l'inflazione italiana si conferma in crescita per il quinto mese consecutivo a perimetro annuo, trainata dai prezzi degli energetici, e tocca livelli che non si vedevano da novembre 2018 quando fu pari a +1,6%.

Secondo i dati provvisori diffusi oggi da Istat, nel mese in esame il Nic ha evidenziato una variazione nulla su mese e un rialzo dell'1,3% su anno.

"Anche in questo mese, come nei precedenti, l'inflazione si deve essenzialmente ai prezzi dei beni energetici che ne trainano la crescita e al netto dei quali si attesta a +0,2%, valore uguale a quello di settembre 2020 (quando però l'inflazione generale era negativa e pari a -0,6%)", segnala Istat.

Ad aprile l'indice aveva segnato rialzi dello 0,4% a livello mensile e dell'1,1% a perimetro annuo.

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L'inflazione "di fondo", al netto degli energetici e degli alimentari freschi, rimane stabile a +0,3%, mentre quella al netto dei soli beni energetici decelera e si porta a +0,2% da +0,3%.

L'inflazione acquisita per il 2021 è pari a +1,2% per l'indice generale e +0,6% per la componente di fondo.

I prezzi del "carrello della spesa" - i beni alimentari, per la cura della casa e della persona - ampliano ancora la loro flessione, seppur di poco, passando da -0,7% a -0,8% e "confermando andamenti che non si registravano da agosto 1997"; i prezzi dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto accelerano da +1% a +1,5%.

Passando all'armonizzato Ipca, a maggio la variazione dell'indice risulta nulla su mese e in aumento dell'1,3% su anno, sostanzialmente in linea con le attese (+0,1% e +1,3%). Il mese prima l'Ipca era salito dello 0,9% congiunturale e dell'1% tendenziale.

(Antonella Cinelli, in redazione a Milano Cristina Carlevaro)