Italia, inflazione rallenta ancora a febbraio ma cresce componente fondo - Istat
ROMA (Reuters) - Prosegue a febbraio la fase di rallentamento dell'inflazione italiana, frutto dell'attenuarsi delle tensioni sui prezzi degli energetici, ma cresce l'inflazione di fondo.
In base ai dati preliminari resi noti stamani da Istat, l'indicatore nazionale dei prezzi al consumo viene stimato in progresso dello 0,3% su mese e del 9,2% su anno - contro attese pari a 8,8% a livello tendenziale - dopo il +0,1% congiunturale e il 10% tendenziale della lettura definitiva di gennaio.
L'inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, sale a +6,4% da +6,0% di gennaio, mentre quella al netto dei soli beni energetici passa da 6,2% a 6,5%.
Accelerano anche i prezzi del cosiddetto carrello della spesa (beni alimentari, per la cura della casa e della persona), al 13% dal 12% di gennaio. Restano invece sostanzialmente stabili quelli dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto (da +8,9% a +9,0%).
L'inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,5% per l'indice generale e a +3,7% per la componente di fondo.
Venendo all'Ipca, l'indice armonizzato aumenta dello 0,2% su base mensile e del 9,9% su base annua, dopo -1,5% e +10,7% rispettivamente di gennaio. Le attese erano per una flessione dello 0,4% congiunturale e un rialzo del 9,4% a perimetro annuo.
Seguono i dati forniti da Istat per l'indice Nic:
FEB GEN DIC
Variazione mensile 0,3 0,1 0,3
Variazione annua 9,2 10,0 11,6
Indice (base 2015=100) 119,4 119,1 119,0
Dati forniti per l'indice Ipca:
FEB GEN DIC
Variazione mensile 0,2 -1,5 0,2
Variazione annua 9,9 10,7 12,3
Indice (base 2015=100) 119,5 119,3 121,1
Di seguito il dettaglio delle variazioni percentuali per settore fornito da Istat per il Nic:
SETTORE M/M A/A
Prodotti alimentari 1,8 13,5
Bevande alcoliche e tabacchi 1,7 4,1
Abbigliamento e calzature 0,1 3,2
Abitazione, acqua, elettricità -4,2 24,5
Mobili, servizi e beni per la casa 0,4 8,5
Servizi sanitari 0,3 1,6
Trasporti 1,2 6,6
Comunicazioni 1,5 0,8
Ricreazione 0,6 3,6
Istruzione 0,0 0,9
Servizi ricettivi e ristorazione 0,5 8,0
Altri beni e servizi 0,2 4,0
(Antonella Cinelli, editing Stefano Bernabei)