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Italia, istruzione e lavoro peggio della media Ue - Istat

Una bandiera italiana sopra al Palazzo del Quirinale a Roma

ROMA (Reuters) - L'Italia resta indietro rispetto alla media Ue in ambiti come istruzione e lavoro, secondo il Rapporto Bes sul benessere equo e sostenibile presentato oggi dall'Istat.

Lo scorso anno la quota di italiani di 15-29 anni che non studiano e non lavorano (NEET) è scesa al 19% rispetto al 23,1% del 2021, ma resta pur sempre lontana dall'11,7% della media Ue a 27.

Risulta inferiore alla media Ue la percentuale di italiani con un diploma di scuola superiore (63% nella fascia 25-64 anni contro 79,5%) o una laurea (27,4% contro il 42,8% tra i 30-34enni), ed è più bassa in Italia anche la quota di titoli universitari legati alle cosiddette discipline Stem cioè scienza, tecnologia, ingegneria e matematica.

Passando al lavoro, Istat segnala che "il tasso di occupazione italiano nel 2022 è di circa 10 punti percentuali più basso rispetto a quello medio europeo (74,7%), con una distanza particolarmente accentuata tra le donne (55% in Italia rispetto a 69,4% per la media Ue 27)".

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Lo svantaggio dell'Italia nel contesto Ue si rileva anche in alcuni indicatori di Benessere economico, segnala l'istituto di statistica.

Nel 2022 la quota di coloro che ritengono peggiorata la propria situazione ha toccato il record di 35,1% rispetto al 25,8% registrato nel 2019, l'anno prima della pandemia.

"Andamento analogo si osserva per la quota di persone che dichiarano di arrivare a fine mese con grande difficoltà, in aumento dall'8,2% nel 2019 al 9,1% nel 2021", dice il rapporto.

(Antonella Cinelli, editing Alessia Pé)