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Italia, timori per ripresa con flessione Pil nel primo trimestre

Palazzo Chigi illuminato con i colori della bandiera italiana

ROMA (Reuters) - La flessione congiunturale registrata dal Pil italiano nel primo trimestre dell'anno alimenta i timori sulla ripresa economica, con la guerra in Ucraina che appare ancora lontana da una risoluzione.

Secondo la lettura preliminare resa nota oggi da Istat, nel periodo gennaio-marzo il Pil ha segnato una flessione congiunturale dello 0,2% e un aumento del 5,8% a perimetro annuo, in linea con il consensus.

Si tratta del peggior dato tra quelli diffusi oggi nella zona euro sul Pil, che a livello di blocco si ferma a +0,2% su trimestre, sotto le attese.

La stima, precisa Istat, "riflette dal lato dell'offerta una crescita dell'agricoltura, una sostanziale stazionarietà dell'industria e un calo dei servizi".

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Secondo Loredana Federico, economista di UniCredit, in prospettiva c'è da aspettarsi "un'altra lettura debole nel secondo trimestre, con la crisi Russia-Ucraina che peserà sull'attività delle imprese e sulla domanda, come suggeriscono gli ultimi indicatori sulla fiducia".

Pur non escludendo rischi al ribasso, prevede ancora un rimbalzo nel trimestre in corso l'economista Paolo Mameli, che nel 'Macro rapid response' di Intesa SanPaolo lega la flessione di gennaio-marzo al picco dell'ondata pandemica ed evidenzia come il dato sia tuttavia migliore delle stime di governo e Banca d'Italia.

Restano poi i timori legati all'impennata dell'inflazione, che ad aprile ha registrato un lieve rallentamento dopo nove mesi ma con l'onda degli energetici che si va propagando ad altri comparti.

STIME 2022 RIDIMENSIONATE

Il governo nel Def ha ridimensionato l'obiettivo di crescita per quest'anno al 3,1% - con una riduzione del Pil nel primo trimestre e un recupero a partire dal secondo - rispetto al +4,7% stimato lo scorso autunno.

I principali previsori hanno tagliato le stime 2022 sull'Italia ancor più del governo dopo l'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina, entrata nel terzo mese.

Nello scenario più favorevole elaborato da Banca d'Italia di rapida risoluzione del conflitto, il Pil crescerebbe del 3% circa rispetto al +3,8% stimato a gennaio, e l'Fmi nel 'World Economic Outlook' ha ridotto le attese addirittura al +2,3% dal +3,8% previsto a inizio anno. Stime in forte calo anche per Ref e Prometeia.

Le ricadute del conflitto pesano su tutta l'Ue. Nei giorni scorsi il commissario Paolo Gentiloni ha avvertito che a maggio Bruxelles rivedrà al ribasso le stime di crescita del blocco per quest'anno, pur precisando che è presto per dire se il rallentamento porterà alla stagnazione.

Tornando al dato Istat, la variazione acquisita per il 2022 è pari a +2,2%.

Rivisto il Pil congiunturale del quarto trimestre 2021, a +0,7% da +0,6% precedentemente stimato, mentre il dato tendenziale è confermato a +6,2%.

Il primo trimestre del 2022 ha avuto una giornata lavorativa in meno rispetto al precedente e una in più rispetto allo stesso periodo 2021.

(Antonella Cinelli, editing Stefano Bernabei)