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Italiani furbetti o poveretti? In dieci milioni versano al fisco 55 euro all'anno

(AGI) - Roma, 30 mag. - E&#39; in arrivo il mese nero delle tasse: secondo i calcoli della Cgia, tra <b>Imu, Tasi, Irpef, addizionali sulle persone fisiche, Irap, Ires, Iva e Tari</b>, le famiglie e le imprese verseranno all&#39;erario e agli enti locali oltre 56 miliardi di euro entro il 16 giugno.
(AGI) - Roma, 30 mag. - E' in arrivo il mese nero delle tasse: secondo i calcoli della Cgia, tra Imu, Tasi, Irpef, addizionali sulle persone fisiche, Irap, Ires, Iva e Tari, le famiglie e le imprese verseranno all'erario e agli enti locali oltre 56 miliardi di euro entro il 16 giugno.

(KIKA) - Se si considerano come veritiere le dichiarazioni Irpef del 2013, presentate l'anno scorso, si evince un quadro del Paese che difficilmente combacia con l’Italia di cui ci raccontano i telegiornali. Membro del G7, sistema forte e in uscita dalla crisi,futura locomotiva d'Europa. Vediamo se mai che  su 60,782 milioni di abitanti il numero di coloro che presentano la dichiarazione dei redditi, è di circa 41 milioni. Stando a un articolo di Alberto Brambilla e Paolo Novati sul Corriere della Sera, "I contribuenti effettivi, cioè che pagano almeno un euro di tasse, sono circa 31 milioni. In altre parole, quasi la metà degli italiani non ha redditi e quindi vive a carico di qualcuno".

Resta da capire, in quell'enorme fetta di persone che ufficialmente non percepiscono reddito, chi siano i disonesti  e chi coloro che si trovano in seria difficoltà

"Analizzando in dettaglio le dichiarazioni, si arriva alle seguenti considerazioni:
1) Tra i contribuenti i primi 799.815 dichiarano redditi nulli o negativi.
2) Il totale di coloro che dichiarano redditi (compresi quelli con reddito nullo o negativo) fino a 7.500 euro annui sono 10.338.712 contribuenti, cioè il 25,23% del totale, e corrispondono a 15.331.084 abitanti. L’Irpef media dichiarata pro capite è pari a 55 euro l’anno. Per queste persone, oltre agli altri servizi, lo Stato deve provvedere a pagare circa 1.790 euro a testa per la sanità (109 miliardi il totale 2013). Per cui occorre reperire dagli altri contribuenti, per il solo servizio sanitario, circa 27 miliardi.

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3) Tra i 7.500 e i 15.000 euro di reddito annuo contiamo 8.740.989 contribuenti (circa 13 milioni di abitanti) che pagano una Irpef media di 649 euro. Anche qui per la sola sanità dobbiamo reperire altri 15 miliardi circa. In totale, con i 27 miliardi di prima, sono 42 miliardi in totale.
4) Tra i 15.000 e i 20.000 euro di reddito dichiarato troviamo 6,2 milioni di contribuenti (9,31 milioni di abitanti) che pagano un’imposta media di 1.765 euro, quasi sufficiente per pagarsi la sanità".

In poche parole l'impressione che si ha, è quella di un Paese che vive al di sopra delle proprie possibilità. Allora sorge spontanea una domanda a cui nessun politico, proprio come questa lucida analisi del Corriere, sanno dare una risposta precisa: Chi avrà i soldi per pagare le pensioni agli oltre 10 milioni di soggetti attualmente privi di contribuzione?

"Il 61,88% dei contribuenti, pari a 37.613.497 abitanti, non supera i 20.000 euro di reddito lordo dichiarato l’anno (cioè poco più di 1.100 euro netti al mese). Oltre i 55.000 euro di reddito lordo troviamo solo 1,64 milioni di contribuenti (il 4,01%); tra i 100.000 e i 200.000 euro, 339.217 (lo 0,83%), e sopra i 200.000 euro lordi sono 106.356. Siamo proprio un Paese povero! Alcuni stati in via di sviluppo o emergenti hanno percentuali ben più alte".

Una persona normale, che non è abituata a maneggiare dati e percentuali, si potrebbe porre un ultimo quesito: Qual'è la soluzione a questa situazione: Punire chi non paga? Offrire lavoro a chi non lo ha? Stabilire un reddito di cittadinanza? Diminuire la pressione fiscale?

Nonostante questo dubbio riguardi ogni italiano, compreso chi scrive, le risposte purtroppo non saremo noi a darvele. Ai posteri e alla Guardia di Finanza, l'ardua sentenza.