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Iveco, risultati trim1 migliori di attese, titolo balza

Il logo Iveco raffiguratto all'esterno della borsa di Milano

MILANO (Reuters) - Iveco chiude il primo trimestre con risultati migliori delle attese degli analisti nonostante i persistenti problemi della catena di approvvigionamenti i cui impatti maggiori sono attesi nel secondo trimestre.

Il gruppo nato dallo spinoff di Cnh Industrial ha registrato nei primo trimestre del primo anno come società stand-alone un Ebit adjusted delle attività industriali di 82 milioni di euro, in calo dai 116 milioni del primo trimestre del 2021, secondo una nota.

Il dato è tuttavia superiore al consensus degli analisti di 37 milioni di euro.

I ricavi netti dalle attività industriali hanno registrato una crescita dell'1,5% circa a 3,01 miliardi principalmente per effetto dei migliori prezzi e mix, e a fronte di un consensus di 2,9 miliardi.

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L'utile netto adjusted scende a 42 milioni dai 69 milioni dell'anno precedente, ed esclude un impatto negativo netto di 51 milioni in relazione alle attività in Russia e in Ucraina, principalmente per la svalutazione di alcuni elementi dell'attivo.

Il gruppo, che ha sospeso le attività in Russia e Ucraina nel corso del primo trimestre, sottolinea che i due paesi "non costituiscono una parte significativa del business" e che sta "monitorando strettamente" l'impatto del conflitto sui dipendenti e sulla propria attività.

Per il resto dell'esercizio Iveco di aspetta che "la catena logistico-produttiva continui a rappresentare la sfida principale dell'anno, considerando sia gli aumenti del prezzo delle materie prime sia la disponibilità di componenti, con il secondo trimestre che sarà il trimestre più colpito.

Per il 2022 vede pertanto un Ebit adjusted consolidato tra 350 e 370 milioni di euro e ricavi netti delle attività industriali da stabili a in aumento del 3% rispetto al 2021.

A Piazza Affari il titolo è balzato al rialzo dopo la pubblicazione dei risultati e intorno alle 14,40 segna un rialzo del 5,26% a 6 euro.

(Andrea Mandalà, editing Stefano Bernabei)