Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • Dow Jones

    37.775,38
    +22,07 (+0,06%)
     
  • Nasdaq

    15.601,50
    -81,87 (-0,52%)
     
  • Nikkei 225

    38.079,70
    +117,90 (+0,31%)
     
  • EUR/USD

    1,0645
    -0,0030 (-0,28%)
     
  • Bitcoin EUR

    59.753,13
    +2.217,14 (+3,85%)
     
  • CMC Crypto 200

    885,54
    0,00 (0,00%)
     
  • HANG SENG

    16.385,87
    +134,03 (+0,82%)
     
  • S&P 500

    5.011,12
    -11,09 (-0,22%)
     

JP Morgan: le perdite saliranno a 4 miliardi

Le perdite di JP Morgan legate al trading sui derivati potrebbero presto ammontare a molto più dei 2 miliardi di dollari inizialmente stimati. Jamie Dimon, CEO e Chairman di JP Morgan, l'aveva anticipato in qualche modo già durante l'assemblea dei soci durante la quale era riuscito a rimanere in sella nonostante la bufera provocata dalle notizie su queste inattese perdite: i 2 miliardi già persi nel giro di qualche mese sarebbe potuti aumentare, ma i mesi sono diventati pochi giorni di contrattazioni.

Come racconta il New York Times speculatori e hedge funds hanno approfittato delle difficoltà di JP Morgan con operazioni di trading che in 5 giorni hanno fatto perdere un altro miliardo di dollari, il conto finale rischia di superare i 4 miliardi. Il Dipartimento di Giustizia ha aperto un'inchiesta, la terza se si considera quella interna alla banca e quella della SEC, ma la più preoccupante per i vertici di JP tenendo conto che si potrebbero sollevare questioni di riguardano reati penali (puniti con grande severità oltreoceano) e non più solo amministrativi.

Che qualcosa non abbia funzionato nel gruppo di dirigenti che hanno dato il via libera a rischiosissime operazioni sui derivati rivelatesi fallimentari è certo, ma l'esplosione dello scandalo mette in luce un comportamento inappropriato all'origine. JP Morgan, per il suo ruolo di garanzia cruciale all'interno dell'economia americana, dovrebbe essere gestita con una minore propensione al rischio, lo pensa anche la Federal Reserve.

Un crack della banca diretta da Jamie Dimon (con metodi discussi e discutibili) avrebbe conseguenze devastanti per il bilancio federale, ma bisogna evitare inutili allarmismi. Anche nell'ipotesi di perdere i 4 miliardi di dollari la posizione di JP Morgan rimane solida. Nel secondo trimestre di quest'anno, anche a fronte di perdite tanto rilevanti, JP dovrebbe comunque guadagnare 2 miliardi di dollari e garantire un ricco dividendo ai suoi azionisti. L'unico pericolo è quello speculativo che potrebbe far bruciare buona parte dei profitti attesi: sono tanti gli squali pronti ad approfittare di questo scivolone e sono sia dentro sia fuori JP Morgan.