Kering avverte su incertezze per coronavirus dopo solido trim4

PARIGI (Reuters) - Kering ha chiuso il quarto trimestre con ricavi superiori alle attese ma ha avvertito che l'epidemia di coronavirus in Cina potrebbe aumentare l'incertezza per il mercato dei beni di lusso.

La diffusione del virus, ha spiegato il conglomerato francese e proprietario del marchio Gucci, potrebbe avere un impatto sul "trend dei consumi e dei flussi turistici, con possibili effetti sulla crescita economica".

Nel 2019 Kering è riuscita, come altri gruppi del lusso, a compensare il forte calo delle vendite a Hong Kong, innescato da mesi di proteste, con una solida crescita nella Cina continentale.

Ma in seguito alla diffusione del coronavirus intere città della seconda economia del mondo sono state messe in quarantena e molti voli dalla Cina per altri Paesi sono stati cancellati, mettendo a rischio un'importante fetta di ricavi per il settore.

Il direttore finanziario di Kering Jean-Marc Duplaix ha detto di "rimanere fiducioso sulle potenzialità di crescita di medio e lungo termine nonostante l'attuale incertezza".

I ricavi del gruppo sono saliti del 13,8% a 4,36 miliardi di euro nel quarto trimestre, con un incremento dell'11,4% su base omogenea.

Il dato è sostanzialmente in linea con l'andamento registrato nel terzo trimestre ed è superiore alle attese degli analisti nonostante le vendite a Hong Kong si siano dimezzate.

Kering, che possiede brand come Saint Laurent e Balenciaga, si affida oggi a Gucci per l'83% del suo utile operativo ricorrente.

L'utile netto del gruppo è sceso del 37,4% nel 2019, penalizzato dalla chiusura di un contenzioso con il fisco italiano per tasse non pagate da Gucci che ha portato al pagamento di 1,25 miliardi di euro.

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(Claudia Cristoferi, in redazione a Milano Cristina Carlevaro)