L’America piace sempre. Soprattutto se è growth
L’America è cara ma continua a piacere. “Fra i mercati a basso rischio è sicuramente quello più costoso”, spiega Karen Wallace, analista di Morningstar (NasdaqGS: MORN - notizie) . “Ma presenta alcune caratteristiche che potrebbero continuare a farlo viaggiare. Ad esempio, è in programma uno sgravio fiscale per le imprese che, se approvato, potrebbe in media far aumentare i guadagni delle società a stelle e strisce del 10-15%. Non dimentiamoci poi che gli Usa sono il paese dei titoli growth come i cosiddetti FANG (Facebook (NasdaqGS: FB - notizie) , Amazon, Netflix (Xetra: 552484 - notizie) e Google, Ndr). Hanno fatto bene quest’anno e sembrano poter approfittare ancora del momentum”.
In questo quadro, l’indice Morningstar Us in un mese (fino al 28 novembre e calcolato in euro) ha guadagnato l’1,12%, portando a +5,6% la performance da inizio anno.
INDICE MORNINGSTAR US DA INIZIO ANNO
Dati in euro aggiornati al 28 novembre 2017
Fonte: Morningstar Direct
La corsa dei growth
Il paniere Morningstar dedicato ai titoli growth in un mese ha guadagnato il 3% portando a +14,5% la performanace da inizio anno, posizionandosi al primo posto fra i diversi benchmark che illustrano i diversi stili di investimento nell’universo del mercato Usa.
INDICE MORNINGSTAR US GROWTH
Dati in euro aggiornati al 28 novembre 2017
Fonte: Morningstar Direct
Alla luce di questa situazione non è quindi probabilmente un caso che il fondo che ha avuto la performance migliore nel periodo sia stato uno strumento come Calamos US Growth X USD Acc che, in un mese, ha guadagnato (in euro) il 4,6%. In ossequio alla sua caratteristica growth non mancano i nomi della tecnologia, con una particolare predilezione per i brand più conosciuti come Alphabet (Xetra: ABEA.DE - notizie) , Apple (NasdaqGS: AAPL - notizie) , Facebook e Amazon (dati al 31 dicembre 2016).