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L’EUR/CHF testa la resistenza a 1,0950

La BNS dice no all'helicopter money

di Peter Rosenstreich

In un articolo pubblicato domenica sul quotidiano svizzero Sonntagsblick, Maechler, membro della Banca Nazionale Svizzera (BNS), ha confermato l’attuale mix di politiche della banca centrale, rifiutando misure potenzialmente estreme. Maechler ha detto che rimane l’impegno della BNS a mantenere tassi d’interesse negativi e che ritiene che l’utilizzo della politica dei tassi d’interesse negativi abbia protetto con successo il CHF da una sopravvalutazione ancor più marcata. Maechler ha escluso esplicitamente il ricorso al denaro a pioggia – il cosiddetto “helicopter money” – affermando che la BNS esclude categoricamente una simile opzione. Ha poi osservato che per la BNS sarebbe illegale dare denaro al governo. Forse l’aspetto più interessante è il rifiuto incondizionato della BNS a monetizzare il debito pubblico. Si moltiplicano rapidamente i segnali di un deterioramento delle condizioni economiche svizzere. È evidente che il CHF sopravvalutato ha invertito le prospettive d’inflazione temporaneamente incoraggianti.

Tuttavia, l’ipotesi di un ulteriore allentamento della politica monetaria nel Regno Unito e dalla BCE (Toronto: BCE.TO - notizie) e i crescenti rischi geopolitici faranno verosimilmente aumentare la domanda di beni rifugio (anche un rialzo del tasso negli USA fornirà flussi direzionali incerti sul forex). Come segnalato da Maechler, la BNS non può influenzare il contesto internazionale, la BNS è quindi in una posizione puramente reattiva. L’utilizzo di tassi negativi da parte della banca centrale è già stato attaccato dalle compagnie di assicurazione e dai fondi pensione, e troverà probabilmente altre critiche, man mano che le banche passeranno i costi ai risparmiatori privati (finora sono state restie a farlo). Non è chiaro, viste le previste pressioni ad acquistare CHF e la gestibilità limitata della politica dei tassi allo zero, se davvero non si prevedano misure estreme. Sospettiamo che, malgrado i toni spavaldi, una forma di “helicopter money” sia più vicina di quanto suggerisca l’intervista. Ricordiamo che, in Svizzera, il referendum sul reddito minimo ha ottenuto il 20% dei voti e i membri della BNS avevano ribadito il loro impegno a mantenere la soglia minima a 1,20 pochi giorni prima della rimozione dell’ancoraggio. Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) breve termine prevediamo che il CHF troverà acquirenti, e che l’EUR/CHF mirerà a 1,0863 (base e media mobile a 55 giorni).

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Commenti da falco a Jackson Hole

di Yann Quelenn

Da Jackson Hole l’USD è in recupero, nella speranza che vengano alzati i tassi. Il messaggio da falco di Janet Yellen ha fatto salire al 42% le probabilità di un rialzo a settembre. Yellen ha anche segnalato che la Fed ha tutti gli strumenti necessari a sostenere l’economia americana per superare la prossima fase di declino.

L’elemento più importante emerso alla riunione è che la Fed sta valutando di acquistare una più ampia serie di asset per stimolare l’economia. Anche se Yellen ha dichiarato che la Fed “non sta monitorando attivamente queste opzioni”. A nostro avviso, la Fed deve combattere per mantenere la sua credibilità e, pur ritenendo possibile un rialzo (tuttavia più probabile a dicembre che a settembre), nel frattempo potrebbe arrivare l’annuncio di un QE.

Sul fronte valutario, il dollaro si sta apprezzando e dovrebbe continuare a farlo fintantoché permangono le attese di un rialzo. Per ora l’EUR/USD è risceso sotto 1,1200 e dovrebbe continuare a cedere terreno almeno fino alla riunione di settembre. L’unico vincitore di questa riunione è il Giappone, la coppia USD/JPY è risalita sopra quota 102,00.

Autore: Swissquote Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online