L’Euro Dollaro si Ritira da 1,0900, È già Finito il Rialzo?
Dietro al rialzo del prezzo dell’euro dollaro ci sono gli ultimi commenti del vicepresidente della BCE Luis de Guindos, il quale, in una recente intervista, ha affermato che la BCE non vede alcun segno di stagflazione o recessione, un inflazione al di sopra del 4% fino alla fine dell’anno e la fine degli aiuti tramite programma APP nel terzo trimestre.
Nella giornata odierna, il Presidente della BCE, Christine Lagarde, si è pronunciato riguardo l’attuale situazione economia e ha praticamente confermato le dichiarazioni del suo vice.: “L’economia sta riaprendo, il mercato del lavoro continua a migliorare, gli elevati livelli di risparmio accumulati durante la pandemia possono essere utilizzati per attutire in parte lo shock dei prezzi dell’energia e resta in vigore un ampio sostegno politico“.
Ovviamente si continuerà a monitorare la situazione considerando che inaspettatamente l’ultimo dato IPC dell’Eurozona ha mostrato il primo segno di cedimento, attestandosi al 7,4% rispetto alle attese degli analisti a 7,5%.
Il fiber ora guarda a Powell dopo i dati IPC dell’Eurozona in calo
Con i dati sull’inflazione in calo in maniera inaspettata, l’euro dollaro non è riuscito a consolidare la propria posizione sopra il livello chiave 1,0900 nonostante gli ultimi dati statunitensi non sono riusciti a battere le previsioni degli analisti.
Difatti, le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono aumentate di 184.000 unità contro un atteso 180.000 unità e l’Indice di produzione della FED di Philadelphia ha subito un forte calo attestandosi a 17,6 (rispetto ad un atteso 27,4). L’ultimo dato riflette un pessimismo da parte delle aziende manifatturiere sulle condizioni future e ciò potrebbe agevolare una continuazione del rialzo dell’euro dollaro nel breve termine.
Analisi Tecno-Grafica e previsioni euro dollaro
Il fiber sta cercando di riconquistare e superare il livello chiave 1,0900 sfruttando i dati negativi USA.
Nonostante le prospettive siano inclinate verso il ribasso, resta da vedere se i ribassisti riusciranno a riprendere la corsa considerando che i fondamentali siano a favore del dollaro americano. Infatti, ora la mina vagante è la speculazione che la BCE possa aumentare i tassi prima della fine dell’anno e questo porterebbe ad una decisa accelerazione al rialzo per il cambio, il quale potrebbe riprendere i precedente obiettivi di prezzo. Il primo degno di nota è il target intermedio 1,1019, supporto vitale per una continuazione del movimento rialzista, mentre il secondo obiettivo di breve/medio termine è il livello chiave 1,1200.
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