L’exchange polacco Coinroom chiude e porta via i fondi
Coinroom è un exchange polacco, sebbene la sua chiusura risalga al 2 aprile 2019, la notizia si è propagata solo negli ultimi giorni, quando il quotidiano online polacco Money.pl, investigando sull’exchange, ha scoperto la truffa ai danni degli utenti.
Come riporta il quotidiano online, ai clienti venne dato un solo giorno di preavviso sulla chiusura attraverso una email. I clienti hanno avuto un solo giorno di tempo per prelevare i loro fondi, previo contatto diretto con l’assistenza clienti. Non tutti hanno avuto il tempo di ritirare i fondi e, anzi, anche tra quanti hanno contattato l’assistenza clienti non sono stati rimborsati.
Alcuni utenti hanno perso fino a 15.000 USD e non possono più accedere al sito perché è stato chiuso. Fino a qualche giorno fa accedendo al sito compariva una semplice form di login, ma adesso il sito è inaccessibile.
Il fondatore di Coinroom Tomasz Zbigniew Wiewiora, si è reso irreperibile. Alcuni tra gli utenti che lo cercano disperatamente per riavere i crypto asset indietro, affermano che Wiewiora è scappato in Estonia e che da lì avrebbe aperto una nuova attività.
Le indagini in corso
Cointelegraph riporta che uno dei clienti si è presentato presso gli uffici dell’exchange per reclamare i suoi 2 BTC. Alla reception è stato bloccato dalla signora addetta alla ricezione, ha lasciato i suoi dati personali ma non è mai stato ricontattato.
Dalla Procura di Varsavia, giunge la notizia che l’exchange era sotto inchiesta per attività finanziaria non autorizzata. Ora l’ufficio dovrà occuparsi anche di scoprire dove si è cacciato il fondatore e il personale dell’exchange, per provare a recuperare i fondi distolti e rimborsare gli utenti.
I contrasti con l’autorità finanziaria polacca KNF
Alcuni tra i clienti dell’exchange Coinroom, fanno notare che gli exchange di criptovalute polacchi sono entrati in conflitto con il KNF l’autorità finanziaria della Polonia.
Un altro exchange BitMarket24.pl è stato costretto dall’autorità polacca KNF a chiudere. In questo caso però, il sito web è ancora attivo e gli utenti possono ancora accedere alla piattaforma per ritirare i fondi. Inoltre, BitMarket24 risulta registrato a nome della società BM24 Ltd nel Regno Unito. In questo caso, quindi, più che una truffa si deve essere profilata una situazione di non rispondenza dell’attività finanziaria con le norme polacche e il crypto exchange ha dovuto cessare l’attività.
Ma nel caso di coinroom, sembra che siamo in presenza di una vera truffa. Anche le pagine sui social network sono state cancellate: Twitter e Facebook.
Coinroom: la sua storia
Scavando nel passato di Coinroom, si scopre che l’exchange è nato nel 2016 ed ha iniziato le attività nel 2017.
Secondo le informazioni fornite da Coingecko.com, l’exchange polacco è registrato a Varsavia. Coinroom operava anche con valuta fiat locale, il PLN (zloty polacco), ed anche in euro, dollaro statunitense e sterlina britannica.
Inusuali i sistemi di pagamento accettati dall’exchange: Zpay, Tpay e Epay, oltre al normale bonifico bancario. Niente carte di credito.
Coinroom: analisi dei fatti
Dagli elementi a disposizione si può ipotizzare che l’exchange abbia iniziato la sua attività con le migliori intenzioni, ma trascurando di mettersi in regola con le normative polacche. Nel momento in cui l’autorità finanziaria ha iniziato la sua attività di indagine sull’exchange, il suo fondatore è scappato via portando con se i crypto asset degli utenti, forse per nascondere altre attività illecite?
A quanto pare, infatti, i fondi degli utenti nei giorni precedenti la chiusura sono stati spostati dalla piattaforma Coinroom, verso un’altra piattaforma per ora ignota. Questo è stato verificato analizzando gli spostamenti dei fondi attraverso le blockchain delle criptovalute.
This article was originally posted on FX Empire