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L'uomo che ha trasformato un sogno in un lavoro: la storia di Nigel Franklyn

Intervista allo Spa Whisperer, ovvero l'“Uomo che sussurra alle Spa”.

Chi di voi almeno una volta nella vita non ha pensato di mollare tutto e cercare un lavoro nel settore del turismo? A riuscirci è sicuramente stato Nigel Franklyn, meglio noto come lo Spa Whisperer, ovvero l' “Uomo che sussurra alle Spa”.

Nigel Franklyn
Nigel Franklyn



A differenza della maggior parte di noi, Nigel Franklyn si svegliò un giorno deciso a mollare tutto per realizzare il sogno di una vita.
Le sue passioni erano da sempre la cura del corpo e i viaggi, infatti lavorando come giornalista e modello era abituato a una vita da “nomade” tra Londra, New York e Los Angeles.
Pur essendo un assiduo frequentatore di centri benessere, non poteva certo definirsi un esperto in materia. Fu così che decise di partecipare a una conferenza dedicata al mondo delle Spa.
Da lì al successo, il passo è stato breve. Subito dopo Nigel viene contattato per un lavoro come business developer negli Stati Uniti per Jurlique, una nota azienda che produce cosmetici per la cura del corpo e della pelle.
L'illuminazione definitiva arriverà cinque anni più tardi, con la decisione di diventare il primo “Uomo che sussurra alle Spa”.

Ma che razza di lavoro è lo “Spa Whisperer”? La domanda è più che lecita. In effetti, prima di allora, non esisteva. È stato proprio Nigel a inventarlo a svilupparlo con il passare del tempo, acquisendo esperienza collaborando come consulente indipendente per le Spa presso Sodashi e visitando i migliori centri benessere in tutto il mondo lavorando fianco a fianco con i manager e i loro staff in modo da regalare ai loro ospiti un'esperienza indimenticabile.
Il nostro primo incontro con Nigel è stato in viaggio verso il Four Seasons Resort a Kuda Huraa, accompagnati da un meraviglioso tramonto sull'Oceano Indiano. In questa splendida location ci ha raccontato come ha dovuto ricostruire tutto da zero, e come gestisce la sua vita personale essendo in viaggio per quasi 10 mesi all'anno. Insomma, luci e ombre di questo lavoro meraviglioso.

Yahoo: Molti non conoscono il lavoro di Spa Whisperer, e alcuni non lo considerano neanche un mestiere vero e proprio. In cosa consiste esattamente?
Nigel Franklyn: Infatti l'ho inventato io! Quello che faccio esattamente è visitare i centri benessere e consigliare lo staff al fine di regalare ai clienti l'esperienza più bella della loro vita. Il mio è un lavoro di cesello, in quanto mi concentro sui particolari, che alla fine dei conti sono l'unica cosa che veramente contribuisce a creare una fruizione memorabile. Il mio focus sono le emozioni, che devono collegare indissolubilmente lo staff ai clienti e al clima della Spa. Inoltre insegno ai terapisti a trasmettere un senso di pace assoluta ai clienti, in modo che si lascino andare completamente e godano appieno della loro esperienza. Mi considero quindi una sorta di coach.

Y: In che senso un coach?
NF: Le Spa sono luoghi in cui le persone possono sentirsi di primo acchito molto più vulnerabili del normale, perché se ci pensi sono nude. Il mio obiettivo è insegnare ai terapisti il modo di trasmettere ai clienti la sensazione di essere a loro agio e al sicuro nonostante espongano il loro lato più vulnerabile. Ecco perché mi occupo anche del design e dei menu delle Spa, ma il mio obiettivo principale è la connessione mentale tra i terapisti e in generale tra l'intero staff dei centri benessere. I terapisti sono al tempo stesso i miei avvocati difensori e il mio sostegno nella creazione di qualcosa di straordinario, e cosa irrinunciabile in questi tempi, sostenibile soprattutto. In futuro vorrei diventare il più grande consulente di centri benessere, ma non è un obiettivo facile, soprattutto se si pensa di raggiungerlo da soli.

Y: In pratica sei un terapista dei terapisti. Come influenzi invece l'atmosfera delle Spa?
NF: Ogni Spazio deve essere il più accogliente possibile, in primis la reception, che spesso è una sorta di ufficio improvvisato all'ingresso delle Spa, il che causa subito fastidio ai clienti e spezza l'armonia del luogo. Gli odori sono fondamentali, perché le persone sono molto più sensibili quando si trovano in uno stato di relax totale. Sono una persona molto concreata, quindi prediligo le essenze materiche. La citronella spopola nelle Spa, e non ne capisco il motivo. I clienti hanno bisogno di sentirsi sicuri e coccolati, non di essere purificati o elevati nello spirito. Per carità, la citronella è ottima e ha tantissime proprietà benefiche, ma non la voglio nelle mie Spa. Ogni minimo dettaglio deve supportare l'esperienza sensoriale per il raggiungimento progressivo della beatitudine.



Y: Qual è il segreto del tuo successo? Hai collaborato con le Spa più prestigiose di tutto il mondo: i Four Seasons dell'Hampshire, a Parigi, alle Maldive, e a Instanbul; tutti gli Aman Resorts Sparsi per il globo: l'Emirates Wolgan Valley Resort and Spa in Australia; il Siam di Bangkok; Gili Lankanfushi, Maldive; Trisara, Phucket, Thailand; Chi Spa, Shangri-La, Sydney; Landmark Mandarin Oriental, Hong Kong...
NF: Penso che il mio segreto sia non aver ricevuto nessun training tecnico specifico, e aver sempre seguito il mio istinto. Non ho mai applicato schemi o procedure, cosa che puntualmente fanno i direttori delle Spa con cui ho collaborato, sbagliando, a mio avviso. È fondamentale dare retta alle persone, e agire di pancia e non di testa. Ogni Spa è diversa per il servizio che offre, bisogna “ascoltarla”: questo è l'unico modo per creare un business plan e una strategia.

Y: Immaginiamo tu abbia sempre visto location molto glamour. È sempre stato così?
NF: No, non direi. In effetti ho cominciato da molto in basso, ed è per questo che oggi ho tutto questo successo. Per dirti, uno dei miei primi lavori è stato in una Spa a Orlando, e potevo permettermi di soggiornare solo in un motel pulcioso a Kissimmee. Per comprendere i meccanismi dei centri di benessere a cinque stelle, bisogna conoscere l'industria del benessere su ogni fronte, portando con te per sempre l'esperienza acquisita.

Y: Qual è la parte più difficile del tuo lavoro? Ammesso che esista...
NF: Esiste eccome, soprattutto perché sono una persona davvero emotiva e piango spesso, non riesco a staccarmi del tutto da una Spa e dalle persone con cui collaboro. Il mio mestiere comporta grandi responsabilità morali, perché ho a che fare con forze e debolezze dei professionisti con cui collaboro, e non posso permettermi di abbandonarli a loro stessi. Il mio mantra è “non trascurare nessun terapista!”. Eppure mi sembra sempre di perdere qualche pezzo. Giuro che spesso è difficile essere l'“Uomo che sussura alle Spa”!

Y: Quanto tempo trascorri in viaggio e soprattutto nelle Spa?
NF: Quando visito una Spa per la prima volta, di solito ci rimango per un paio di settimane. In certe strutture particolari, come il Four Seasons George V a Parigi, faccio visita due volte l'anno fermandomi per tre settimane ciascuna. Il George V richiede uno sforzo particolare perché, come molti di voi sanno, è un posto unico. Di norma però, dieci, massimo quindici giorni sono sufficienti per creare qualcosa di meraviglioso. Ma sono talmente sovraccarico di lavoro che spesso non riesco a visitare tutte le strutture che vorrei e sono obbligato a lavorare a distanza. I motivi sono ovvi, perché molte delle mie Spa sono dalla parte opposta del globo. La mia salvezza è Skype, anche se non mi faccio mancare chiamate alle 2 o alle 3 di notte per aiutare i terapisti. Ora gestisco circa 60 Spa e sono in viaggio per metà dell'anno. Mi concedo un mese di vacanza che trascorro puntualmente a San Francisco con il mio cagnolino Maggie. Poi faccio le valige e mi metto in moto di nuovo per altri sei mesi.

Y: Sei stanco della tua vita “on the road”?
NF: Assolutamente no! Ho realizzato il mio sogno, non potrei mai odiarlo! È più di un lavoro per me. A volte i miei amici mi chiedono come faccia a gestire la mia vita privata essendo sempre in giro, ma io rispondo semplicemente che la mia vita non ha bisogno di essere gestita perché questa è la mia vita. Sono un amante corrisposto del mondo e dei viaggi. Tanto tempo fa, per motivi che non sto qui a spiegarvi, ho deciso di regalare la mia vita all'universo, e non mi ha mai deluso. Io non sono sulla strada, sono la strada stessa, e la mia è una lotta continua in un campo di battaglia, il mondo, che è il più bello che si possa immaginare.