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La cenere ricopre l'aeroporto di Tonga, impedisce l'arrivo degli aiuti

NOMUKA, TONGA - JANUARY 17: In this handout photo provided by the New Zealand Defense Force, an aerial view from a P-3K2 Orion surveillance flight of heavy ash fall on January 17, 2022 Nomuka, Tonga. A 5 Squadron crew work on board whilst flying overhead to provide vital information to send back to MFAT and various other government agencies. Tonga was struck by a tsunami caused by an undersea volcano erupting in the Pacific Ocean on January 15th. (Photo by New Zealand Defense Force via Getty Images) (Photo: Handout via Getty Images)

Sono tre le persone morte a Tonga dopo l’eruzione del vulcano che ha provocato uno tsunami, la britannica Angela Glover e due abitanti locali. Lo annuncia il governo dell’arcipelago nella prima dichiarazione ufficiale definendo un “disastro senza precedenti” ciò che è avvenuto nei giorni scorsi.
Due delle isole più piccole e periferiche sono state colpite in modo particolarmente grave, fanno sapere le autorità, con tutte le case distrutte su una e solo due rimaste in piedi sull’altra. La vittima britannica è Angela Glover, come confermato anche dal fratello Nick Eleini, secondo il quale la donna sarebbe morta mentre cercava di mettere in salvo in suoi cani dalle onde di tsunami. Nel frattempo rimangono interrotte tutte le comunicazioni a seguito dei danni ai cavi sottomarini causati dal terremoto che potranno essere riparati solo a partire da febbraio. Oggi dalla Nuova Zelanda partiranno imbarcazioni cariche di generi di prima necessità verso le isole del regno polinesiano anche se non è arrivata alcuna richiesta formale di aiuto. Le imbarcazioni impiegheranno tre giorni per raggiungere l’arcipelago.

L’aeroporto, che fino a ieri sembrava non essere stato danneggiato dall’eruzione, è ricoperto di cenere. Secondo la Bbc, gli aerei di aiuti con rifornimenti di acqua e cibo inviati dalla Nuova Zelanda, quindi, non possono atterrare. Circa 200 persone hanno cercato ieri di ripulire la pista come potevano ma ne erano stati liberati soltanto 100 metri. Il ministro degli Esteri neozelandese Nanaia Mahuta ha spiegato che un C-130 carico di aiuti umanitari, soprattutto acqua che in questo momento è l’emergenza principale ma anche generatori e kit igienici, è pronto a decollare per Tonga ma la cenere in questo momento rende impossibile l’operazione. Quanto alle navi militari con i rifornimenti ci vorranno almeno tre giorni prima che riescano a raggiungere l’arcipelago. Le due navi, la Wellington e la Aotearoa, trasporteranno un elicottero Seasprite, oltre a forniture umanitarie e di soccorso, soprattutto acqua. In particolare la Aotearoa può trasportare 250.000 litri di acqua potabile e produrne 70.000 al giorno attraverso un impianto di desalinizzazione.

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Le Nazioni Unite tenteranno di mantenere lo stato di Tonga ‘Covid free’: “Una delle prime regole dell’azione umanitaria è di non nuocere e vogliamo essere assolutamente sicuri che vengano seguiti tutti i protocolli necessari per l’ingresso nel Paese” ha detto il portavoce dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha), Jens Laerke. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha spiegato che spetta alle autorità stabilire le procedure, ma certamente è una priorità fare in modo che la contaminazione “possa essere evitata il più possibile”, ha affermato il portavoce dell’Oms Christian Lindmeier.

Quella di Tonga è stata la peggiore eruzione vulcanica degli ultimi 30 anni e oltre sull’intero pianeta, paragonabile a quella del vulcano Pinatubo, nelle Filippine, del 1991, che provocò 1.450 morti. Lo affermano esperti citati da Cnn, precisando che restano ancora da capire e quantificare le conseguenze dell’eruzione sottomarina. Il vulcano Tonga è praticamente scomparso dopo l’esplosione.

Lo mostrano le immagini scattate dal Centro satellitare delle Nazioni Unite (UNOSAT): del vulcano Hunga Tonga Hunga Ha’apa rimangono solo due piccole porzioni di terra sopra il livello del mare. Prima della potente esplosione, queste due porzioni sopravvissute, parte del cono del vulcano sottomarino, erano molto più grandi e collegate da una lingua di terra che si allargava fino a 1,2 chilometri.

Questo articolo è originariamente apparso su L'HuffPost ed è stato aggiornato.

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