Yahoo Finanza La compagna di Johnny Lo Zingaro: "Fateci morire insieme"
La compagna di Johnny Lo Zingaro, il criminale evaso il 6 settembre scorso dal carcere di massima sicurezza di Sassari, approfittando di un permesso premio, e poi fermato dopo dieci giorni di fuga, lancia un appello disperato dalle pagine del Corriere della Sera. Giovanna Truzzi, 61 anni, chiede di poter “morire insieme a lui”.
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Per Giuseppe Mastini, vero nome dell’ergastolano che ha seminato il panico nella Roma degli anni '70-'80, è stata la sua settima evasione. La polizia di Stato, in collaborazione con la polizia penitenziaria, lo ha rintracciato nella mattinata del 15 settembre in un casolare a Taniga, frazione rurale di Sassari immersa nel verde. Johnny era con la sua adorata Giovanna e ha confessato alla polizia di essere fuggito “solo per amore”. Ora la donna è disperata.
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Dopo una perquisizione, il sequestro dello smartphone e tre ore trascorse in questura la 61enne di Valdagno (Vicenza), italiana di origini sinti, si è sfogata in una lunga intervista: “Parlerò, ma solo per dire la verità. Johnny non è più l’uomo spietato di un tempo, ha passato 46 anni in galera ed è cambiato. Ha sbagliato ancora, non doveva evadere, ma l’ha fatto per amore”.
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“Sono stati dieci giorni bellissimi. Era felice. Mi ha detto che voleva passare tutta la vita con me e che prima o poi, in accordo con i suoi avvocati, avrebbe chiesto la grazia - ha spiegato Giovanna Truzzi - Dovevamo rimanere nel comune di Sassari. Eravamo ospiti della comunità di Don Gaetano, un bravo prete. Ci ha dato una stanza solo per noi. Lui mi chiedeva di cucinargli spaghetti allo scoglio e la frittura. Poi, rispettando gli orari, andavamo sempre fuori, in spiaggia o a passeggiare tra i boschi. Mi diceva che dopo tanti anni dietro le sbarre aveva bisogno di guardare la natura”.
“Tutti possono sbagliare, anch’io ho fatto molti errori e ho pagato i miei conti con la giustizia. Johnny ora ha ripetuto un errore gravissimo, lo so. Ma fateci morire insieme, vi prego - chiede la donna, che ora si trova a Buggiano, un comune dell’hinterland di Pistoia, dove alcune famiglie sinti sono ospitate in piccole casette bungalow - Lui non è più quello di prima”.
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