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La Consulta francese boccia l'obbligo di isolamento per malati Covid, cittadini spiazzati

(Photo: LUDOVIC MARIN via Getty Images)
(Photo: LUDOVIC MARIN via Getty Images)

Il pacchetto di misure anti-Covid del presidente Emmanuel Macron passa l’esame finale del Consiglio costituzionale, seppur con qualche importante riserva. I Saggi hanno dato il via libera all’estensione del Green Pass e all’obbligo vaccinale per il personale sanitario, ma hanno cassato l’isolamento obbligatorio per i positivi e la possibilità di interrompere in anticipo i contratti a tempo determinato ai lavoratori sprovvisti del certificato. Una vittoria del governo dopo l’adozione del testo in Parlamento arrivata il 25 luglio, che adesso “permetterà il pieno dispiegamento della strategia di lotta contro il Covid-19”, come ha ricordato il primo ministro Jean Castex in un comunicato.

Ma il premier è stato costretto anche a “prendere atto” delle bocciature, soprattutto quella riguardante l’obbligo di quarantena per tutti i malati, inclusi quelli asintomatici. L’esecutivo aveva previsto dieci giorni di isolamento obbligatorio, da passare nel proprio domicilio o in un altro luogo a scelta, con la possibilità di uscire dalle 10:00 alle 12:00. Facevano eccezione i “casi di emergenza” o “gli spostamenti strettamente indispensabili”. Ma nonostante la flessibilità, i Saggi hanno definito il provvedimento non “necessario, adattato e proporzionato”. Secondo il Consiglio costituzionale, una simile misura rappresenta una “privazione della libertà” e non giustifica l’applicazione “senza una decisione individuale basata su una valutazione dell’autorità amministrativa o giudiziaria”.

I positivi potranno quindi girare liberamente con il rischio di diffondere il virus? La domanda è stata posta nei minuti successivi agli annunci da decine di utenti su Twitter, che hanno definito la decisione del Consiglio “incomprensibile” e “assurda”, lamentando la poca chiarezza da parte delle istituzioni. A fare un minimo di chiarezza di ha pensato il primo ministro nel comunicato. Verrà ricordato “a tutte le persone colpite da Covid-19, inclusi coloro che hanno una forma asintomatica, di rispettare scrupolosamente le raccomandazioni mediche in materia di isolamento”, ha spiegato Castex nel comunicato. In altre parole, l’isolamento avverrà a discrezione del malato, per buona pace della strategia “testare, tracciare, isolare”.

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Incomprensione anche per la seconda misura “censurata”, riguardante l’interruzione anticipata di un contratto a tempo determinato ai dipendenti sprovvisti di Green Pass. La decisione è arrivata in parallelo con la convalida di un altro provvedimento, che prevede la sospensione del contratto e dello stipendio a chi ha il posto fisso in settori dove è richiesto il certificato.

Ma complessivamente il presidente Emanuel Macron può dirsi soddisfatto per il verdetto dei giudici, che hanno convalidato la misura-faro del testo senza colpi di scena. Dal 9 agosto il pass sanitario verrà esteso a cafè, bar e ristoranti, ma anche ad alcuni tipi di centri commerciali “al di là di una certa soglia definita dal decreto”. Il certificato sarà necessario anche per accedere a case di riposo ed ospedali, ad eccezione dei malati in situazione di emergenza, e per prendere aerei e alcuni tipi di treni.

Le recenti manifestazioni, che sabato scorso hanno visto scendere nelle strade di tutta la Francia 204 mila persone secondo il ministero dell’Interno, hanno aumentato la pressione sull’esecutivo, soprattutto in vista del rientro dalla pausa estiva. I timori di un nuovo autunno caldo in vista delle prossime elezioni presidenziali hanno preoccupato Macron, che dalla residenza estiva di Fort de Bregançon, nel sud della Francia, in questi ultimi giorni ha pubblicato sui social una serie di video-selfie per spiegare le misure decise dal governo.

L’opinione pubblica al momento sembra accettare le decisioni prese per frenare l’epidemia. Secondo una sondaggio condotto da Elabe e pubblicato questa mattina da “Les Echos”, il 48% dei francesi si dice contrario alle manifestazioni contro il green pass, mentre il 37% dice di sostenerle e il 15% di dichiara indifferente. Numeri lontani da quelli registrati durante le proteste dei gilet gialli.

Ma le opposizioni non ci pensano nemmeno a mollare la presa. La storica rivale Marine Le Pen su Twitter ha puntato il dito direttamente contro il Consiglio costituzionale, definendolo pronto a “censurare qualsiasi misura di fermezza contro l’immigrazione legale e illegale”, senza però bloccare “una legge che ostacola la libertà di circolare dei francesi”. Una posizione che la leader del Rassemblement National non esiterà a cavalcare durante la campagna elettorale del prossimo anno.

Questo articolo è originariamente apparso su L'HuffPost ed è stato aggiornato.