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Pazza settimana a Wall Street: il caso GameStop raccontato giorno per giorno

Pazza settimana a Wall Street: il caso <br /> GameStop raccontato giorno per giorno
Pazza settimana a Wall Street: il caso
GameStop raccontato giorno per giorno

Dai primi rialzi di venerdì al tweet di Elon Musk, passando per la caduta di Melvin Capital e per l’intervento della politica: un riassunto del più grande short squeeze della storia

Nessuno sa ancora come andrà a finire, ma una cosa è certa: l’ultima settimana di gennaio verrà ricordata, sui mercati finanziari, come la settimana di GameStop. Da curioso caso noto solo agli addetti ai lavori, la storia è arrivata a dominare le prime pagine dei media mainstream. Ma dopo una settimana di “montagne russe”, forse è il momento giusto per un veloce riassunto di quanto accaduto al titolo della società fondata nel 1984 a Dallas.

VENERDÌ: LA SCOPERTA DEGLI SHORTISTI…

Tutto comincia venerdì 22 gennaio. Fino a poche ore prima, GameStop navigava stancamente intorno ai 30 dollari per azione, lontano dai fasti del 2007, anno in cui il titolo raggiunse il picco di 67 dollari. GameStop sembra avere tutte le caratteristiche di una società da “shortare”, cioè per scommettere che il prezzo delle azioni continuerà a scendere, e il boom dell’e-commerce sembra essere il colpo di grazia. Infatti, diversi hedge fund decidono di shortare GameStop: in pratica prendono in prestito azioni che non hanno pagandole al prezzo corrente per poi rivenderle e guadagnare dal ribasso del titolo di GameStop.

…E I PRIMI RIALZI

Ma all’improvviso succede qualcosa: entro in scena i “pesci piccoli”, gli investitori privati, noti anche, nell’ambiente finanziario, come “parco buoi”, che di solito finiscono dritti nella bocca degli squali, i grandi investitori. E tutto succede sul social Reddit, per l’esattezza in un forum – WallStreetBets – dedicato alla Borsa. I pesciolini si coalizzano al grido di “resistiamo agli speculatori ribassisti”, ufficialmente perché credono nel piano di rilancio presentato dal nuovo membro del board di Ryan Cohen, e per farlo usano lo strumento dello short squeeze. Più o meno, è un modo per mettere all’angolo gli shortisti (spiegato meglio in questo articolo). Il risultato è che il titolo di GameStop, nella seduta di venerdì, cresce del 50% circa.

LUNEDÌ: TOCCATA E FUGA A 144 DOLLARI

Arriviamo a lunedì 25 gennaio. La “febbre” di GameStop entra nel vivo: sulla chat WallStreetBets si diffonde lo spirito della battaglia epica dei piccoli che, per una volta, possono vincere contro i grandi. I “chat traders” continuano a comprare e il titolo tocca quota 144 dollari prima di chiudere a 76 dollari: sono solo le prove generali di quello che accadrà di lì a poco.

MARTEDÌ: IL TWEET DI ELON MUSK

Martedì 26 gennaio arriva la spinta definitiva allo short squeeze: Elon Musk, visionario fondatore di Tesla, considerato un guru dei mercati finanziari, twitta “Gamestonk!”, rifacendosi a un noto “meme” sulle azioni che salgono senza un motivo particolare, e linka la chat di Reddit. Il tweet di Musk, arrivato a mercati chiusi, trasforma la fiamma in incendio: mercoledì 27 gennaio il titolo sale improvvisamente del 157% e viene sospeso diverse volte a causa dei movimenti troppo ampi prima di chiudere a 193 dollari. https://twitter.com/elonmusk/status/1354174279894642703

GIOVEDÌ: LO STOP DI ROBINHOOD E LA CADUTA DI MELVIN CAPITAL

Giovedì 28 GameStop è ormai il caso del momento negli Stati Uniti. La Sec (l’equivalente della nostra Consob) fa sapere che sta seguendo la vicenda, e poco dopo si muove addirittura la Casa Bianca. Ma le contromisure, che fino a quel momento si limitavano all’invettiva, diventano concrete: la chat su Discord, altro social utilizzato dai traders, viene chiusa con l’accusa di “hate speech” nei confronti degli shortisti, e WallStreetBets viene temporaneamente resa privata. Le piattaforme di trading Robinhood, Webull Financial e Interactive Brokers vietano le operazioni su GameStop. Il titolo risale sulle montagne russe, ma questa volta per scendere improvvisamente fino a 132 dollari. Nel frattempo il primo mammuth cade sotto i colpi dei piccoli cacciatori di WallStreetBets: l’hedge fund Melvin Capital chiude la posizione ribassista rimettendoci circa 4 miliardi di dollari.

… OCASIO CORTEZ DIFENDE LA LIBERTÀ DEI TRADER

I trader di WallStreetBets, in particolare quelli più giovani, invitano e resistere alla tentazione di vendere. Il caso diventa politico: l’esponente più a sinistra del Partito Democratico americano, Alexandria Ocasio-Cortez, si schiera a fianco dei ribelli e critica la decisione delle piattaforme di limitare le operazioni su GameStop difendendo la libertà di operare sul mercato e minacciando un’audizione sul tema. Il fondatore di WallStreetBets dichiara di “godersi lo spettacolo da bordo campo”: chissà quanto durerà ancora e se GameStop vivrà altre pazze settimane. https://twitter.com/AOC/status/1354830697459032066