La Piazza Rossa celebra le regioni annesse. "Il giorno della verità"
Il biglietto di benvenuto alle quattro regioni Ucraine annesse alla Russia è una cartolina della Piazza Rossa di sera tappezzata di bandiere russe che sventolano animata dagli inni patriottici. Qui venerdì sera si è celebrato il risultato dei referendum-farsa che si sono svolti nelle regioni di Luhansk, Donetsk, Zaporizhzhia e Kherson. Il presidente russo Vladimir Putin ha rivendicato il diritto dei residenti delle regioni di fare una scelta, quella di stare con la loro madre patria, la Russia"
"Non stiamo aprendo solo le porte della nostra amata casa, ma anche il cuore ai nostri fratelli e alle nostre sorelle: bentornati a casa!", ha detto Putin davanti a una piazza gremita.
“Oggi è una giornata speciale, solenne e, senza alcuna esagerazione, storica: la giornata della verità e della giustizia”, ha dichiarato dal palco dove si sono avvicendati una serie di personaggi del rock russo e volti famosi. L’attore russo Vladimir Mashkov, aveva quasi le lacrime agli occhi quando ha citato Feodor Dostoevkij affermando che “il principale tratto” del popolo russo “è il senso di giustizia e il desiderio di difenderlo”.
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Rottura definitiva con Kyiv
E la richiesta di adesione alla NATO da parte dell'Ucraina alzerà ulteriormente il livello di tensione. La richiesta sembra irrealizzabile, almeno per il momento e rappresenta un cambio di programma rispetto ai tentativi degli alleati occidentali di fare pressione su Kiev per rimandare la candidatura nella speranza di negoziati di pace.
Per il presidente ucraino Volodymyr Zelensy però si tratta solo di formalizzare un'alleanza che già esiste. Di fatto, abbiamo già dimostrato l'interoperabilità con gli standard dell'Alleanza che in Ucraina applichiamo sul campo di battaglia e in tutti gli aspetti della nostra interazione". "Ci fidiamo l'uno dell'altro, ci aiutiamo e ci proteggiamo a vicenda: l'Alleanza è questo", ha detto il presidente ucraino, che rifiuterà, come ha detto, qualsiasi tavolo dei negoziati con Putin.