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La visita operativa di Blinken in Egitto

La visita del segretario di Stato americano Antony Blinken in Egitto punta a consolidare la partnership statunitense con il Cairo, lo ha detto a chiare note il plenipotenziario americano nella conferenza stampa congiunta tenuta col ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukri nella capitale egiziana. Sul tappeto soprattutto la spinosa questione palestinese e la necessità di mantenere la stabilità di questa porzione di medio oriente. Il capo della diplomazia statunitense ha dichiarato che Washington conta su un coordinamento con l'Egitto sotto la direzione del presidente egiziano per ritrovare la stabilità e contenere la crisi violenta fra palestinesi e israeliani.

Trattative a 360 gradi

Con Sisi "ho accennato allo stato dei diritti umani in Egitto e lo stesso presidente sta seguendo questo dossier con noi", ha rivelato Blinken aggiungendo che "abbiamo chiesto all'Egitto di rilasciare i detenuti politici". "Daremo 50 milioni di dollari per rafforzare il settore agricolo egiziano", ha comunque assicurato il segretario di Stato Usa. "Ho discusso col presidente Sisi il ruolo che l'Egitto può svolgere nell'allentare l'attuale tensione tra palestinesi e israeliani", ha confermato Blinken in conferenza stampa affermando che "nel corso della storia, l'Egitto ha guidato gli sforzi per cercare di migliorare la sicurezza e la prosperità nella regione e continua a farlo".In tutto questo compare in evidenza anche il dossier "territori occupati".

Le speranze della cooperazione

"Riponiamo grandi speranze nella cooperazione congiunta tra Egitto e Stati Uniti per raggiungere la stabilità in Medio Oriente", ha sotolineato Shoukry confermando che nel colloquio odierno "abbiamo esaminato la questione palestinese e i tentativi di arginare l'escalation". "Abbiamo parlato della situazione in Libia, in Sudan e della diga del rinascimento etiope, ha riferito ancora il capo della diplomazia egiziana.