Lavoro, con i centri pubblici per l’impiego resti disoccupato a vita
La disoccupazione è stabile all’11 per cento, aumentano gli occupati (+62mila), crollano gli inattivi (-104mila), ma sono in calo i posti stabili, secondo gli ultimi dati diffusi dall’Istat. Chi cerca un lavoro e si rivolge al Centro pubblico dell’impiego, rischia di perdere solo tempo.
Il reddito di cittadinanza
Ai Centri pubblici per l’impiego, per fare il salto di qualità necessario per gestire il reddito di cittadinanza e raggiungere un grado di efficienza minimo, servirebbero dei veri e propri specialisti della ricollocazione. Con un budget di 2 miliardi, quello annunciato dal Movimento 5 Stelle per potenziare la rete dei centri pubblici, si potrebbero assumere 50mila funzionari. Ma solo per un anno.
Il budget
Il budget stanziato non è sufficiente per formare il nuovo personale. Le strutture per l’impiego, tra l’altro, oggi non fanno in maniera soddisfacente quello per cui sono state create, ossia trovare lavoro a chi è disoccupato. Con gli standard attuali vengono ricollocati solo 3 disoccupati su 100 che si presentano agli sportelli della rete pubblica.
I numeri
I Centri pubblici per l’impiego operanti in Italia sono 556 e costano 600 milioni all’anno. Ogni anno si rivolgono a queste strutture circa 2 milioni e mezzo di disoccupati, di questi solo 36mila sono collocati attraverso i servizi forniti dai Centri per l’impiego. Giusto per fare un paragone, in Italia vengono assunti il 3 per cento dei disoccupati che si rivolgono alla rete pubblica, contro il 20 per cento di Francia e Germania.
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