Lavoro, ecco i dieci mestieri introvabili tra i giovani

Se il tasso di disoccupazione, soprattutto giovanile resta alto (34,1 per cento nell’ultima rilevazione Istat di marzo), ci sono mestieri che sono molto richiesti ma senza nessuno che si voglia candidare per ricoprire le posizioni aperte. Sono dieci i mestieri per cui la richiesta delle aziende c’è ma le disponibilità non riescono a coprire i fabbisogni.

Si va dall’informatico all’estetista, dall’ingegnere alla classica tuta blu. Tra gli under 30 ci sono delle professioni che hanno una grande richiesta ma non si trovano candidati che vogliano lavorare. L’ultima indagine del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere con l’Anpal, sulle previsioni di assunzione delle imprese private dell’industria e dei servizi per il periodo tra luglio e settembre 2017, definisce una top10 di professioni ricercate ma con pochi candidati.

Gli specialisti in informatica e chimica sono i più ricercati, con un numero di richieste che tocca le 3.820 unità, ma con una quota di “difficile reperimento” che si aggira attorno all’88 per cento. Si ricercano ancora più specialisti in formazione e insegnanti (4.590 unità) ma con una quota di difficile reperimento che scende al 66 per cento, restando tuttavia molto alta. Sono aperte ricerche per 5.540 progettisti e ingegneri, con una difficoltà di reperimento pari al 59 per cento, mentre con 2.990 richieste per tecnico dei servizi alle persone, ma resta di difficile reperimento una quota pari al 55 per cento.

Il numero più alto in assoluto è quello degli operai metalmeccanici (14.990) con una quota scoperta pari al 43 per cento. Le aziende stanno cercando anche 1.060 operai d’industria specializzati, con una quota di difficoltà pari al 42 per cento. Sono richiesti poco più di 1.900 specialisti in scienze economiche, ma il 41 per cento resta irreperibile. Sono in corso ricerche per 14.430 tecnici informatici, con il 39 per cento di posizioni scoperte. Estetiste e operai nell’industria della carta chiudono la top10, con 6.580 richieste e 1.600 rispettivamente: per entrambe le classi professionali la quota di difficile reperimento si aggira sul 38 per cento.