Lavoro, entro 5 anni i robot produrranno 58 milioni di posti
Nel futuro i robot lavoreranno sempre di più al posto nostro. Entro il 2025 le macchine svolgeranno più mansioni delle persone (52 per cento contro 48 per cento in termini di ore lavorate), ma entro 5 anni le macchine robotizzate porteranno un beneficio netto di 58 milioni di posti.
Il rapporto
Al World Economic Forum si è discusso del “Futuro del Lavoro”, che sarà sempre più popolato da macchine e intelligenza artificiale. Al momento gli esseri umani si tengono stretti il 71 per cento delle mansioni occupazionali, lasciando solo il 29 per cento all’automazione.
Il futuro
Secondo quanto prospettato dallo studio, in futuro saranno creati 133 milioni di nuovi posti entro il 2022, a fronte dei 75 milioni di posti che andranno persi perché sostituiti da robot e macchine. La necessità più urgente? Fornire opportunità di formazione e di istituire reti di sicurezza per i lavoratori e le comunità messe a rischio dell’aumento dell’impiego robotizzato.
La formazione
Ogni lavoratore, entro il 2022, dovrà dedicare 101 giorni all’apprendimento. Sempre secondo quanto riportato dallo studio del Wef, il 54 per cento dei dipendenti dei grandi gruppi avrà bisogno di nuova formazione o di un innalzamento del livello della sua formazione per poter far fronte alle nuove richieste lavorative. E saranno sempre più automatizzate, merito (oppure colpa) dei robot.
Il calcolo
Il bilancio tra posti persi e quelli guadagnati con i robot, per il World Economic Forum è positivo. E’ tutto scritto nella ricerca “The future of Jobs 2018”, pubblicata a Tianjin, in Cina, dove l’organizzazione con sede a Cologny, vicino Ginevra, sta tenendo una “Davos estiva” intitolata Annual Meeting of the New Champions.
Leggi anche: