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Le notizie più importanti della settimana da Bruxelles

È stato il grande momento di Ursula von der Leyen, una di quelle cose che accadono solo una volta all'anno.

Come negli Stati Uniti, il presidente della Commissione europea, in un discorso annuale, fa il punto sui successi politici dell'anno passato e delinea l'agenda politica per quello successivo. Le similitudini finiscono qui.

Mentre il discorso del presidente degli Stati Uniti a entrambe le camere del Congresso è televisivo in prima serata, il capo dell'esecutivo europeo parla davanti al Parlamento europeo alle 9 del mattino, garantendo che la maggior parte dei cittadini europei non lo guarderà affatto.

Peccato. Perché Ursula von der Leyen aveva molte cose importanti da dire, ad esempio sulla pandemia:

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Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea: "Una pandemia è una maratona. Non è uno sprint. Seguiamo la scienza. L'abbiamo offerta all'Europa ed al resto del mondo. L'abbiamo fatto nel modo giusto perché l'abbiamo fatto nel modo europeo e penso che abbia funzionato".

Ha elogiato gli sforzi europei per la vaccinazione e si è impegnata a donare altre 200 milioni di dosi alle regioni più povere del mondo. Ha anche promesso ulteriori 100 milioni di euro in aiuti umanitari all'Afghanistan. Ha annunciato un vertice europeo sulla difesa per il prossimo anno e ha dichiarato il 2022 l'anno della gioventù europea.

Von de Leyen ha fatto poi della lotta al Covid e al cambiamento climatico le principali priorità dell'UE nel prossimo anno, indicando anche la migrazione e il rispetto dello stato di diritto come temi principali.

Al termine del suo intervento, ha sorpreso il pubblico presentando dal vivo la medaglia d'oro italiana alle Paralimpiadi Bebe Vio come fonte di ispirazione di lotta e fatica, di tenacia e implacabile positività.

Ancora Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea: "Questo è lo spirito della prossima generazione europea. Allora lasciamoci ispirare da Bebe e da tutti i giovani che cambiano la nostra percezione del possibile; che ci mostrano che puoi essere ciò che vuoi essere e che puoi ottenere tutto ciò in cui credi. Onorevoli membri, questa è l'anima dell'Europa. Questo è il futuro dell'Europa. Rendiamolo più forte".

Insieme a noi c'è Dara Murphy, consulente di Rasmussen Global ed ex ministro degli affari europei dall'Irlanda.

Euronews: "C'è stato qualcosa nel discorso di Ursula von der leyen che l'ha sorpresa? Ha toccato i tasti giusti?"

Dara Murphy: "Beh, per fortuna non c'è stato niente che mi abbia sorpreso. Penso che gli europei abbiano avuto abbastanza sorprese negli ultimi due anni. Ma, sì, penso che in linea di massima abbia premuto i pulsanti giusti. penso che NEl suo discorso ci siano tre cose che stabiliscono a che punto siamo sui due grandi temi, COVID e clima, ha spiegato come pensa che l'Europa possa assumere una posizione geopolitica più forte. E penso che in generale, con una o due piccole eccezioni abbia toccato tutti gli argomenti principali le aree politiche dello stato di diritto, della sicurezza, la crescita aziendale e così via, così via".

Euroenws: Lei ha menzionato un paio di argomenti. Dove pensa sia stata più convincente?

Dara Murphy: "Probabilmente è stata più convincente per quanto riguarda la difesa e la sicurezza. Ha annunciato che ci sarà un vertice sulla difesa e sotto la presidenza francese che ci sarà una comunicazione sulla NATO, una dichiarazione tra UE e NATO. Ma forse il più forte di tutti è stato quello sulla sicurezza. Quando ha parlato del nuovo Piano di cybersicurezza e resilienza che sta per essere implementato, e ha parlato del pericolo che computer e telefonini rappresentino una minaccia per la sicurezza dell'Europa. Penso che si stia muovendo nella giusta direzione".

Euronews: "Alcuni hanno detto che è stata troppo morbida sulla questione dello stato di diritto, non menzionando Polonia e l'Ungheria per nome. Cosa ne pensa?"

Dara Murphy: "Ha citato altri due Stati membri, ha menzionato la Slovacchia eMalta nel contesto delle questioni giornalistiche e delle inchieste sulla corruzione. E onestamente non ho dubbi che sia in corso un forte dialogo tra la Commissione e Ungheria e Polonia. Penso che nominare quest paesi a questo punto sarebbe stato controproducente. Speriamo che ci siano dei progressi dietro le quinte. Ma pensando al 2022, penso che quando si alzerà per parlare in questo periodo l'anno prossimo, ci dovrà essere un netto progresso".

Euronews: "Dopo i discorsi rimangono le sfide. Von der Leyen e la commissione sono sulla strada giusta?"

Dara Murphy: "I primi due anni del suo mandato e i primi due anni del mandato del parlamento servano per stabilire a grandi linee ciò che si vuole fare. Poi abbiamo avuto il COVID, oltre al pacchetto fit for 55. Adesso di tratta di riepsttare le promesse. Abbiamo bisogno di dettagli su come realizzeremo queste misure, come proteggere i nostri posti di lavoro, la nostra economia. Dobbiamoraggiungere gli obiettivi, ma in un modo che non divida l'Europa socialmente. Questo è un obiettivo molto più grande che quello di stabilire gli obiettivi principali".

Resta da vedere se Ursula von der Leyen sarà onorata un giorno con un monumento.

E forse anche quel monumento sarà avvolto in stile Christo, il massimo onore PER un edificio pubblico.

È successo questa settimana all'Arco di Trionfo di Parigi.

L'arco, di epoca napoleonica ha visto sfilate e proteste, ma non è mai stato avvolto in tessuto riciclabile argento e blu.

Un'installazione artistica postuma progettata da Christo nel 1961 per essere realizzata solo lo scorso autunno, ma la pandemia l'ha ritardata - e poi Christo è morto.

Per onorare lui e Parigi, il progetto è andato comunque avanti.

I visitatori possono ora toccare il tessuto ai piedi dell'arco e sulla terrazza sul tetto fino al 3 ottobre.

Questo è tutto per questa edizione, sono Stefan Grobe, grazie per essere stati con noi. Buona settimana.