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Le riforme fiscali mettono al centro dell’attenzione il dollaro
Questa mattina:
I dati chiave durante la sessione asiatica di oggi sono state limitate ai dati commerciali di ottobre della Cina. Le esportazioni sono aumentate del 6,9% rispetto all’anno precedente, in calo rispetto ad una previsione di un aumento del 8,8%, mentre le importazioni sono aumentate del 17,2%, ben superiori all’aumento previsto del 13,5%. Il surplus commerciale americano si è ampliato da $ 28.61bn a $ 38.17bn.
A seguito della dichiarazione della RBA di martedì, le cifre hanno avuto un impatto negativo sul dollaro australiano, che era invariato a 0.7645$ al momento della redazione.
Senza altre statistiche sui cui i mercati possano concentrarsi, la visita di Trump in Asia è stato il principale fattore di interesse, preoccupato per le prospettive di riforme fiscali negli Stati Uniti, che pesava sul dollaro statunitense durante la sessione.
Il sentimento verso le riforme fiscali degli Stati Uniti dovrebbe essere un fattore chiave per i mercati a breve e la mancanza di fiducia si è riflesso nel tornare questa mattina sui mercati azionari. Sia l’Hang Seng che CSI300 avevano goduto di un guadagno solido all’inizio della sessione prima di recuperare, con il Hang Seng in rosso al momento della redazione.
Per il Nikkei, i tori mostrano certamente le loro corna, con molti che invitano il rally a proseguire e per il Nikkei che colpirà quota 30.000 nei prossimi anni. Molto dipenderà dal successo del primo ministro Abe nel negoziare il tanto discusso accordo commerciale con gli Stati Uniti e se la crescita della Cina sarà lenta verso la fine dell’anno. Dopo il rally di martedì, oggi il Nikkei ha trascorso la giornata in rosso, in calo dello 0,1% in chiusura.
Per il resto della giornata:
Non ci sono statistiche rilevanti previste dall’Eurozona per questa mattina, lasciando i mercati a considerare l’economia dell’Eurozona e la politica monetaria. La divergenza della politica monetaria rimane a favore del dollaro, ma anche con le speranze di riforme fiscali anche in termini di prezzi, non è ancora finita per l’EUR.
Al momento della redazione, l’EUR era negoziato invariato a 1.1587$, facendo di meno da un massimo intraday a 1.1606$.
Senza statistiche rilevanti dalla Gran Bretagna, il governatore della Bank of England Carney dovrebbe intervenire questa mattina. Carney non è disposto a discutere della politica monetaria, ma ha già sorpreso i mercati, fornendo una direzione. Mentre la politica monetaria continua ad essere una considerazione da fare, l’Unione europea è in agguato sulla pressione.
Le notizie della Brexit saranno un fattore da considerare per i mercati, con l’abbondanza di cattive notizie su come la Gran Bretagna avanzerà.
Il Cable era in ribasso dello 0,06% a 1,3158 dollari al momento del rilascio della redazione, la sterlina che rinuncia ai guadagni di inizio giornata.
Oltreoceano, le cose non vanno meglio per il dollaro. L’indice Dollar Spot era in ribasso dello 0.08% a 94.833 al momento della redazione. Le preoccupazioni riguardanti le riforme fiscali pesavano sul dollaro nella prima parte della giornata. La prospettiva generale è che il disegno di legge finale sulla riforma sarà diversa da come si presenta oggi e sarà presentata verso la fine dell’anno.
Con i dati macroeconomici che hanno continuato a supportare un innalzamento del tasso nel mese di dicembre, l’attenzione rimarrà su Capitol Hill e sulle politiche di crescita, con qualsiasi discussione negativa sulle riforme fiscali che potrebbero pesare sul dollaro.
This article was originally posted on FX Empire
