Le vacanze sono finite: il greggio sale, la benzina scende
Una sorta di aumento al contrario. Il prezzo del Brent, ossia del greggio sui mercati europei, ha iniziato a risalire, anche se resta abbondantemente sotto i 50 dollari al barile. Aumenta anche il pieno al distributore? Macché. Anzi, sulla rete autostradale, si sono registrati anche lievi ribassi dei prezzi.
Il mistero è subito spiegato: meno richiesta, prezzi più bassi. In America gioca un ruolo importante la “driving season”, la stagione estiva che vede gli americani spostarsi in auto per le vacanze. Petrolio e carburanti sono due mercati differenti. Anche se aumenta o cala il prezzo al barile, quello finale dipende da molti altri fattori.
Ci sono i costi di raffinazione, la manodopera, costi di lavorazione, trasporto e distribuzione, oltre alle accise s’intende. Questi costi variabili incidono in maniera significativa sul prezzo finale che l’automobilista paga per il pieno. Per rendere meglio l’idea, se i prezzi al barile salissero del 30 cento, non è detto che l’aumento si verifichi anche al distributore. A completare il prezzo della benzina ci sono le tasse che pesano per il 70 per cento.