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Le Vendite al Dettaglio del Regno Unito, l’Inflazione dell’Eurozona e la Relazione sulla Riunione della BCE Guideranno l’Andamento dell’Euro e della Sterlina

Senza alcuna sorpresa, la relazione sull’incontro del FOMC, comunicata nella tarda sessione statunitense di mercoledì, ha deluso le aspettative del mercato poiché non ha fornito alcuna tabella di marcia sulla riduzione di bilancio della Fed, mentre i mercati avevano già scontato un terzo innalzamento dei tassi d’interesse entro la fine dell’anno e i componenti del FOMC hanno continuato a mostrare preoccupazione per l’inflazione debole.

Il dollaro ha avuto un buon inizio di settimana ma, a seguito delle dichiarazioni del FOMC che sono risultate negative per la moneta, come del resto il Presidente degli Stati Uniti, in aggiunta alla notizia che due commissioni d’affari sono state sciolte per l’abbandono del rappresentante ufficiale come atto di protesta per la posizione assunta da Trump sugli scontri in Virginia, la situazione ha fatto aumentare il sentimento negativo nei confronti della divisa statunitense.

Sembra che al momento ci siano poche speranze per il dollaro, che viene ostacolato tutte le volte che tenta di fare un rally, mentre l’unica possibilità di rialzo nel breve termine ci sarà quando la Fed comincerà effettivamente a prendere delle misure tese alla riduzione del bilancio e quando riprenderà in considerazione una mossa sui tassi d’interesse, indipendentemente dall’inflazione debole. Probabilmente con Trump al comando, la Fed ha l’opportunità di avere più di una scusa per quanto riguarda i tassi d’interesse, visto che Trump sarebbe più che capace di riportare indietro il dollaro, come abbiamo visto nella prima metà di quest’anno.

In questa giornata, i dati macroeconomici degli Stati Uniti che saranno resi noti riguarderanno la produzione industriale di luglio, il PMI di agosto del settore manifatturiero pubblicato dalla Federal Reserve di Philadelphia e i dati relativi alle richieste di sussidio di disoccupazione.

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Prendendo a riferimento i dati del settore manifatturiero dell’area di New York, un netto incremento di questi dati risulterebbe certamente positivo per il dollaro, sebbene i mercati vogliano vedere una stabilità nei dati settimanali relativi ai sussidi di disoccupazione.

Oggi la giornata non sarà incentrata unicamente sul dollaro, con i mercati che aspettano di vedere anche i dati relativi all’eurozona.

Oltreoceano, le vendite al dettaglio di luglio che saranno rese note nel Regno Unito saranno un dato chiave per la sterlina, che è riuscita a recuperare fino al livello degli 1,29$ a seguito dell’incertezza del dollaro nell’ultima parte della giornata di mercoledì, tuttavia, non ci aspettiamo un grande rialzo da parte della sterlina nel breve periodo, visto che i dati di oggi sono previsti da deboli a negativi.

Nell’eurozona, i dati relativi all’inflazione di luglio usciranno insieme ai dati commerciali di luglio, che sono previsti positivi per l’euro, sebbene il dato puro dell’inflazione continuerà a mostrarsi basso per gli obiettivi della BCE, ritardando qualsiasi prospettiva di un cambiamento della politica monetaria per il breve termine. L’euro cercherà di recuperare il livello degli 1,18$, se i dati saranno in linea con le previsioni o migliori, con il dollaro che continuerà a restare sotto pressione.

La BCE è riuscita a trovare il modo di riportare indietro il valore dell’euro, affermando che Draghi non metterà in discussione la politica monetaria negli incontri di Jackson Hole, portando così l’euro in ribasso nella giornata di martedì.

Resta da vedere come si mostrerà la situazione alla fine della settimana, ma per questa giornata si parlerà di dollaro e di euro, con la relazione della BCE prevista per oggi pomeriggio, sebbene con la recente corsa dell’euro non ci sarà nulla di molto significativo ad agitare le acque.

Nel momento in cui scriviamo, l’indice del dollaro a pronti mostra un ribasso dello 0,05%, ai 93,494, con un recupero dal ribasso ai 93,312 della sessione asiatica, mentre l’euro e la sterlina si muovono entrambi in ribasso dello 0,03% rispettivamente agli 1,1764$ e agli 1,2887$.

This article was originally posted on FX Empire

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