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Legge Bilancio, prestito forzoso per banche da 1,6 mld con norma Dta - Patuelli

Il presidente dell'associazione delle banche italiane (ABI) Antonio

ROMA (Reuters) - La legge di Bilancio varata dal governo e in discussione in Parlamento prevede per le banche un prestito forzoso da 1,6 miliardi attraverso la norma che differisce le Dta, analogo a quello dell'anno precedente.

Lo ha detto il presidente dell'Abi Antonio Patuelli nel corso di un seminario che si è tenuto a Ravenna.

"Non vedo cambiamenti per le banche. Come lo scorso anno, anche in questo siamo costretti a un prestito forzoso infruttifero di 1,6 miliardi con la misura del differimento delle Dta, cioè un differimento di incasso di crediti d'imposta", ha detto il presidente Abi.

Più in generale, Patuelli osserva che non ci sono sostanziali differenze con le manovre varate negli anni precedenti.

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"Avanzi primari cospicui, pagamenti di interessi ancora più cospicui e saldo in deficit anno per anno, quindi senza sostanziali inversioni di tendenza quest'anno rispetto allo scorso anno".

Piuttosto, Patuelli riconosce al ministro dell'Economia Roberto Gualtieri di aver portato qualche miglioramento nelle misure per far crescere la fiducia degli attori economici.

"Va un po' meglio, ma nel dosaggio della quantità di provvedimenti, sono la parte nettamente minore della manovra. Gualtieri ha portato positive novità ma si è dovuto muovere in una situazione emergenziale".

Nonostante l'abbondanza di liquidità disponibile e il costo del denaro ai minimi storici, la domanda di credito per investimenti ristagna. La causa secondo Patuelli è una mancanza di fiducia "superiore a quanto dicano gli indicatori. Questo è un problema per lo sviluppo e l'occupazione".

Per far crescere la fiducia, essenziale perché riprendano gli investimenti, secondo il presidente Abi servono "scelte strategiche, senza inseguire il marketing della sondaggistica".

(Stefano Bernabei, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)