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Legge di Bilancio, cosa succede all’Italia se la manovra viene bocciata

Il ministro dell’Economia, Giovanni Tria (REUTERS/Max Rossi)
Il ministro dell’Economia, Giovanni Tria (REUTERS/Max Rossi)

Muro contro muro. Nessuna sorpresa a Bruxelles: “Non ci si aspettava altro, siamo sempre pronti a dialogare, ma le regole vanno rispettate”, spiegano fonti comunitarie. La risposta inviata dal ministro dell’Economia, Giovanni Tria, alla richiesta di chiarimenti contenuta nella lettera inviata giovedì scorso dal vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis e dal Commissario agli Affari economici Pierre Moscovici non cambia nella sostanza: l’Ue con ogni probabilità boccerà la bozza sulla Legge di Bilancio.

Il deficit

La deviazione del deficit dell’Italia, rispetto a quanto concordato con Bruxelles è dell’1,5 per cento. La Commissione Ue ha parlato di “deviazione senza precedenti delle regole europee” e oggi è probabile che respingerà il Documento programmatico di bilancio.

La bocciatura

Bruxelles per la prima volta si trova a valutare la possibilità di apertura di una procedura di infrazione. La possibilità di respingere la Legge di Bilancio è stata introdotta nel 2013 ma finora non è mai stata usata. La Commissione Ue non vuole uno scontro e ripete la volontà di “apertura al dialogo”. Ma, al di là delle parole, sembra davvero impossibile trovare una mediazione tra le due posizioni.

Le tappe politiche

Il 5 novembre si terrà l’Eurogruppo e l’opinione negativa sulla nostra manovra finirà sul tavolo del vertice che riunisce i ministri economici e finanziari dei 19 Paesi che hanno aderito alla moneta unica. Roma sembra isolata e difficilmente potrà contare sulla solidarietà degli altri Paesi.

La procedura di infrazione

Una procedura di infrazione non avrebbe effetti immediati. Potrebbe essere aperta nella primavera del 2019, quando l’Ue chiederebbe il rientro dal disavanzo eccessivo, specificando anche dei precisi paletti temporali da rispettare. Il processo potrebbe durare un paio d’anni per concludersi eventualmente con sanzioni in caso di mancato rientro del disavanzo eccessivo. La bocciatura avrebbe inevitabilmente effetti negativi sui mercati, soprattutto dopo il declassamento dell’agenzia di rating Moody’s.

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