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Leonardo sotto scacco, ma gli analisti sono bullish: ecco perchè

Quest'ultima seduta della settimana è dominata dalle vendite a Piazza Affari dove ci sono diversi titoli che mostrano una maggiore debolezza rispetto all'indice di riferimento. Tra questi troviamo Leonardo che, dopo essersi fermato ieri appena sotto la parità con un frazionale calo dello 0,14%, quest'oggi viene colpito da na pioggia di vendite. Il titolo, che occupa una delle ultime posizioni nel paniere del Ftse Mib viene fotografato negli ultimi minuti a 8,57 euro, a ridosso dei minimi intraday, con un affondo del 3,03% e oltre 2,6 milioni di azioni scambiate, contro la media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 4,5 milioni di pezzi.

Leonardo in rosso di oltre il 13% da inizio anno

Leonardo da inizio anno presenta una performance molto negativa, con un ribasso di oltre il 13% e dopo aver toccato a metà febbraio dei minimi in area 8,4 euro, su livelli che non si vedevano da fine giugno 2016, ha provato a risalire la china. Il titolo si è spinto anche al di sopra dei 9 euro, salvo poi imboccare nuovamente la via delle vendite, con un ritorno dei corsi verso la soglia degli 8,5 euro.

Equita: i motivi alla base della recente debolezza del titolo

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Ad accendere i riflettori su Leonardo ci hanno pensato oggi gli analisti di Equita SIM, i quali in un report hanno spiegato che ci sono diversi motivi alla base della recente debolezza del titolo.
In primis gli analisti segnalano che il free cash flow, tipicamente un punto debole del gruppo, è inferiore alle loro stime, con un dato pari a 0,1 miliardi di euro nel biennio 2018-2019, contro una media degli ultimi due anni di 0,3 miliardi di euro circa, aggiustato per gli anticipi del mega contratto per Eurofighter in Kuwait.

In secondo luogo gli esperti della SIM milanese parlano del taglio dell'EBITA, con la nuova guidance per il biennio 2017-2018 in media del 17% inferiore rispetto alla stima del consensus prima del profit warning del terzo trimestre dello scorso anno.
A ciò si aggiunga che ci sono attese di un più rapido recupero degli elicotteri, anziché un "recupero graduale" e senza obiettivi espliciti di breve termine.

Gli analisti parlano inoltre dell’assenza di catalizzatori di breve e delle imminenti elezioni politiche in Italia, con la possibilità di un Governo instabile, anche se l’evidenza empirica insegna che tale situazione non ha significativi impatti sulla gestione di Leonardo.

Gli analisti tagliano stime e target, ma restano buy: ecco perchè

Sommando gli aggiustamenti subito dopo la presentazione del piano industriale e i ritocchi successivi, gli analisti di Equita SIM hanno tagliato sia le stime 2017, con un EBITA in linea con la guidance e un utile netto in flessione del 74% a 93 milioni di euro, sia le previsioni riferite all'anno in corso e al prossimo, con un taglio in media del 10% per l'Ebitda e del 22% per l'utile netto.

Questo ha portato la SIM milanese a rivedere al ribasso il prezzo obiettivo di Leonardo da 12,3 a 11,8 euro, ma la raccomandazione è stata confermata a buy.
Diversi i motivi alla base di questa strategia bullish: in primis i multipli del titolo sono convenienti sia in valore assoluto che relativi, inoltre le aspettative sono ora talmente basse che basta poco per sorprendere in positivo.

Infine, sono possibili sorprese positive sul fronte degli ordini, con riferimento all'importante gara negli Stati Uniti per gli elicotteri UH-N1, forse assegnata nel secondo trimestre di quest'anno e non inclusa nella guidance, cui si aggiunge il contratto per gli elicotteri in Qatar riportato di recente dalla stampa e un deal nel business navale.

Anche Mediobanca scommette su Leonardo

Equita SIM non è la sola a scommettere su Leonardo visto che non più tardi di ieri Mediobanca Securities ha deciso di riavviare la copertura sul titolo con una raccomandazione "outperform" e un target price a 14 euro.

Gli analisti non nascondono la loro delusione per i risultati registrati dal gruppo nel 2017 e per il nuovo piano industriale, ma continuano a credere in Leonardo che dopo la sottoperformance degli ultimi 12 mesi ora scambia con uno sconto del 40%-60% rispetto ai competitors.

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