L'esercito di droni che pattuglierà i confini Ue
Una flotta di droni per pattugliare i confini dell’Unione europea. Bruxelles sta finanziando la costruzione di Roborder, una flotta di droni in grado di monitorare le frontiere dei 28 stati membri. Secondo quanto riporta The Intercept, i droni riusciranno a svolgere il loro compito grazie alla presenza di telecamere, sensori e di una serie di antenne che permetteranno loro di captare le onde radio di un telefono e localizzare una persona.
L’intelligenza artificiale
I droni funzioneranno anche grazie all’intelligenza artificiale. Tutte le volte che si troveranno di fronte a una persona, quindi, potranno capire se nasconde un’arma, se sta commettendo un reato, o ancora, se quello che sta facendo può costituire una minaccia. La privacy dovrebbe essere al sicuro poiché, come ha spiegato Kostas Ioannidis, manager tecnico di Roborder, i droni non avranno modo di ricorrere alla tecnologia di riconoscimento facciale.
La collaborazione con l’uomo
I droni non agiranno da soli. Sempre secondo quanto riportato da The Intercept, tutto ciò che il drone vedrà verrà inviato a un operatore umano operante in remoto, così come tutte le decisioni prese durante l’opera di pattugliamento. Il lavoro non verrà compiuto da un solo drone ma da uno sciame che “coordinerà e corroborerà le informazioni con una flotta di quadrirotori, piccoli aeroplani, veicoli a terra, sottomarini e barche”.
Un pericolo per i migranti?
La flotta potrebbe essere riconvertita a uso militare e diventare un pericolo per i migranti? “Lo sviluppo di questi sistemi è un passo oscuro in un territorio moralmente pericoloso”, è l’allarme lanciato da Noel Sharkey, professore emerito di robotica e intelligenza artificiale presso l’università di Sheffield, nel Regno Unito e fondatore dell’International Commitee for Robots Arms Control, un’organizzazione non governativa che cerca di porre un freno all’impiego di robot militari. “È solo una questione di tempo e presto un drone sarà in grado di agire per fermare le persone”. Gli sviluppatori di Roborder hanno negato questa possibilità. Una precisazione importante dal momento che il progetto è stato finanziato con fondi europei, in parte prelevati dal budget destinato a progetti in ambito civile.
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