Lettera avvelenata a Trump: accusata donna del Quebec
È accusata di aver spedito alla Casa Bianca una lettera avvelenata indirizzata al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, la donna che domenica 20 settembre è stata arrestata al confine tra New York e Canada.
Pascale Ferrier, 53 anni, residente in Quebec, è comparsa in tribunale a Buffalo perché accusata di minacce contro il presidente degli Stati Uniti. La donna, secondo l'accusa, avrebbe inviato al tycoon una lettera contenente ricina, veleno potenzialmente mortale ottenuto dalla lavorazione di semi della pianta di ricino.
La missiva "incriminata" non è mai arrivata al presidente perché intercettata al centro di smistamento postale della Casa Bianca dove è scattato l'allarme. Minaccioso anche il contenuto della lettera in cui veniva intimato a Donald Trump di "rinunciare e ritirare la sua domanda per queste elezioni".
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Chi è Pascale Ferrier?
Pascale Cecile Veronique Ferrier, 53 anni, è una programmatrice di computer originaria della Francia, ma diventata cittadina canadese nel 2015, secondo quanto riportato dalla Bbc. Nel marzo 2019, è stata arrestata in Texas per detenzione illegale di un'arma e guida con patente falsa.
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Lettere "avvelenate": i precedenti
Non è la prima volta che delle missive con ricina vengono spedite alla Casa Bianca. Nel 2014, un uomo del Mississippi era stato condannato a 25 anni di carcere per aver inviato lettere avvelenate all'ex presidente, Barack Obama. Nello stesso anno, all'attrice Shannon Richardson, nota per la sua interpretazione in The Walking Dead, erano stati dati 18 anni di carcere per aver spedito lettere riempite di ricina a Obama e all'allora sindaco di New York, Michael Bloomberg.
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