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Lettera finanziaria. Quota 15.000

Ed alla fin fine, quota 15000, in ogni caso, come evocato, è stata egualmente raggiunta.... ed anche, con i futures, violata.

Non solo con i sempre pesanti finanziari, ma anche con gli industriali ed i ciclici in genere e con le eccellenze del made in Italy e dell'export, ovvero dei titoli che avevano meglio perforato e su cui c'era ancora del margine e su cui era quasi necessario intervenire, come, alcuni su tutti, FCA, ma sopratutto Interpump e Brembo (Londra: 0OLJ.L - notizie) , ma anche la bella Piaggio. Insomma per far cassa si è venduto un po' di tutto, come capita spesso nelle fasi finali di trend, anche intermedie, come l'attuale.

Certo ora, dopo una fisiologica sosta, che potrebbe riportare l'indice ed il future settembre di nuovo fino in area 15600, il trend potrebbe proseguire fino ai minimi di lungo periodo in area 13500 circa largo, ma solo con il peggioramento della crisi sistemica attuale, l'acuirsi di tensioni sopite o lo scoppio in piena estate di una classica bolla, al netto comunque della situazione politica italiana ( e/o spagnola) in autunno.

Consigliamo di comportarsi come indicato nelle precedenti, già da stamattina, martedì, privilegiando quei titoli di piccola e media capitalizzazione, già segnalati, come appunto, per esempio, Piaggio, Moncler, Tamburi, Valsoia (Milano: VLS.MI - notizie) e sopratutto ELEN, che in questa ultima pesante fase di giugno, a maggior ragione, è rimasta sostanzialmente sui 13 euro, invulnerabile, e fungendo quasi da difensivo, come, i pur ottimi farmaceutici presenti sul nostro listino, anche se, per noi un po' cari.

Sempre su rimbalzo comunque alleggerire e/o coprire con opzioni e derivati, come segnalato nelle precedenti.

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