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Lettera di Monti ai leader Ue, l'Italia vuole più flessibilità

Il presidente del Consiglio uscente Mario Monti ha inviato una lettera ai leader europei chiedendo una maggiore flessibilità nel conteggio del deficit stabilito dal Patto di Stabilità. L'Italia punta quindi a scorporare la componente degli investimenti pubblici dal deficit per attuare immediatamente un piano di sostegno per la creazione di posti di lavoro.

Durante la conferenza stampa Monti, che sta rientrando in Italia, ha ricordato il percorso compiuto dal Paese negli ultimi due anni e che lo Stato, prima considerato il maggiore pericolo per l'Eurozona, ora ha finanze pubbliche sane e non spaventa piu' i mercati.

Il premier uscente nella lettera, inviata anche al presidente del Consiglio europeo Herman van Rompuy e a quello della Commissione Ue, José Manuel Barroso, ha scritto che "l'Italia ha rispettato rigorosamente tutti gli impegni presi" e che quindi dovrebbe esserle concesso di sfruttare i margini di manovra disponibili per la creazione di "posti di lavoro stabili e di migliore qualità alleggerendo il cuneo fiscale sui nuovi contratti a tempo indeterminato favorendo l'apprendistato dei giovani e rafforzando i servizi per l'infanzia". Secondo Monti, infatti, "forme di flessibilita' controllata consentirebbero di accompagnare un programma credibile di risanamento dei conti pubblici in azioni a sostegno dell'economia".

Serve quindi che i leader dei 27 Paesi dell'Unione europea concentrino la discussione su "una nuova nozione di consolidamento orientato alla crescita, esplorando modalita' atte ad ampliare i margini di manovra nelle politiche di bilancio, preservando al contempo la credibilita' del percorso di risanamento delle finanze pubbliche". Infine c'e' bisogno di "strumenti piu' efficaci per affrontare i costi sociali dela crisi", ha scritto Monti nella lettera.

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''Vorrei dire agli italiani che l'Europa siamo noi: è un noi piu' ampio. Per farsi ascoltare in Europa, per orientare le politiche europee nel senso della visione italiana dell'Europa e degli interessi dell'Italia, occorre essere creduti rispettati e parlare con forza'', ha risposto infine Monti a chi chiedeva che messaggio poteva dare alla fine del suo ultimo vertice da premier.

L'Italia ''ha dato una prova di grande senso di responsabilità molto apprezzata in questo periodo'' e ''anche se non sono mancate, anzi si sono intensificate le manifestazioni populistiche ed antieuropee'' il paese è riuscito a spostare l'attenzione dalla disciplina di bilancio alla crescita. Oggi qualche cosa è stato ottenuto, come apertura mentale e politica''.

Monti ha concluso auspicandosi che ''procedendo via via sulla strada della credibilità e del prestigio del paese, la voce dell'Italia nel determinare l'orientamento dell'Europa sia quella che ci appartiene, essendo noi grande stato membro fondatore". Sulla situazione italiana si è espresso anche il cancelliere tedesco Agnela Merkel durante la conferenza stampa conclusiva dei lavori del vertice a 27.

Merkel ha detto di augurarsi "presto" la formazione di un Governo in Italia. "Monti ci ha riferito sulla situazione" italiana che ha seguito le elezioni, ha precisato il leader tedesco, che non ha voluto commentare l'esito del voto. Sono "tra quelli che prendono nota dei risultati negli altri Paesi", ha concluso Merkel.